Marco Lollobrigida: "Allegri il Ferguson italiano. Locatelli il Xhaka dell'Italia. Chiesa meglio esterno nel 4-4-2, ma..."

Riguardo al rendimento europeo di Federico Chiesa e Manuel Locatelli, la redazione di TuttoJuve.com ha intervistato in esclusiva Marco Lollobrigida, conduttore televisivo Rai Sport.

Cominciamo da Federico Chiesa: ti aspettavi un simile rendimento?

"Assolutamente sì. Stiamo parlando di un grande giocatore. In una Nazionale, come la nostra, non fatta di stelle, è quello che ti porta a fare il salto di qualità. Poi c'è un aspetto importantissimo da considerare".

Quale?

"Quello caratteriale. Stiamo parlando di un giocatore che, a differenza per esempio di Pogba, non fa i balletti prima di cominciare a giocare e - soprattutto - non è irriverente. Professionista serio in tutto e per tutto":

In quale ruolo è, a tuo giudizio, maggiormente incisivo?

"Può fare tutti i ruoli offensivi. Meglio nel 4-4-2 come lo abbiamo visto quest'anno con Pirlo, ma può far male anche nel 4-3-3: la partita con l'Austria parla chiaro! Secondo me se ha dieci metri in più dinnanzi a sè può incidere in maniera importante".

Qual è la peculiarità di Chiesa che ti colpisce maggiormente?

"La cattiveria agonistica, il carattere, la voglia di vincere... Racchiude in sè tutta una serie di bellezze rare da trovare in un giocatore estremamente giovane come lui".

Reputi l'Italia favorita per l'Europeo?

"Assolutamente sì. La Svizzera ha battuto la Francia e noi la Svizzera l'abbiamo dominata. Poi occhio ad un fattore":

Quale?

"Ronaldo, Mbappè... tutte le stelle sono uscite! Questo è senza ombra di dubbio un torneo in cui la compattezza e la coesione prevalgono sulle qualità dei singoli".

Capitolo Locatelli: qual è la posizione a lui più congeniale? Regista o mezz'ala?

"E' un play moderno. Per me è una fortuna che, nel suo percorso, ha incontrato Roberto Mancini, un allenatore che - da giocatore - è stato di grande talento: questo lo può migliorare ancora di più. Locatelli è il Xhaka dell'Italia: verticalizza e si butta negli spazi".

Quanto potrebbe incidere un allenatore come Allegri sulla sua maturazione?

"Tantissimo. La Juve, nel riprendere Allegri, ha fatto una scelta più che giusta: nessuno come lui sa tirare fuori il meglio dai suoi giocatori. Secondo me ci sono tutti i presupposti affinchè diventi il Ferguson del calcio italiano".

Si ringrazia Marco Lollobrigida per la cortesia e per la disponibilità dimostrate in occasione di questa intervista.