esclusiva tj

Marcelo Estigarribia: "Juve ancora alla ricerca dell'identità, ma gioca bene. Buffon e Chiellini? Magari arriveranno in Qatar. Su Can e Ramsey..."

20.02.2020 11:30 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Marcelo Estigarribia: "Juve ancora alla ricerca dell'identità, ma gioca bene. Buffon e Chiellini? Magari arriveranno in Qatar. Su Can e Ramsey..."
TuttoJuve.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

"Qui procede tutto bene, abbiamo cominciato da poco la nuova stagione e veniamo da due pareggi di fila. Nella prossima sfida affronteremo il Newell's a Rosario, non sarà semplice perché loro sono molto forti. Però stiamo lavorando intensamente per farci trovare pronti". E' questo il commento di Marcelo Estigarribia, ex calciatore della Juventus degli invincibili che conquistò il titolo nella stagione 2011/2012, che in esclusiva ai microfoni di TuttoJuve analizza gli ultimi avvicendamenti in casa bianconera e non solo:

Avete superato la delusione della sconfitta in finale di Copa Sudamericana?

"Sì, anche se è stato un po' difficile. Volevamo rendere felici i nostri tifosi, ma purtroppo non siamo stati in grado di portare a casa il trofeo. Il nostro obiettivo è quello di lavorare sodo affinché possiamo far meglio in futuro".

Una coppa che, seppur diversa, insegue ormai da diversi anni anche la Juventus.

"Sarò davanti al televisore a seguire la sfida con il Lione, non sarà una partita semplice ma nemmeno così complicata. Per me sta giocando bene, ci sono grandissimi campioni sempre pronti a far la differenza. La Juve, in questa stagione, ha fatto molto bene in Champions e non vedo il motivo del perché debba far male proprio ora. Auguro a questi ragazzi di qualificarsi per il prossimo turno".

A tuo avviso la Juventus sta giocando bene, però in Italia spesso ultimamente è criticata. E il pubblico l'ha anche fischiata nella scorsa partita con il Brescia.

"In campionato sta trovando un po' di difficoltà, ma è prima in classifica con un punto in più della Lazio e tre sull'Inter. Prima parlavamo della Champions, è ancora in corsa anche in Coppa Italia dove nel match di ritorno con il Milan può trovare la quinta finale in sei anni. Sono sempre convinto che stia facendo molto bene".

Lazio o Inter: chi temi di più per il campionato?

"Anche se ha perso domenica, rispondo l'Inter. Le squadre di mister Conte non mollano mai, è in lotta dall'inizio del torneo e sono sicuro che i nerazzurri saranno in lotta per il titolo fino alla fine".

Credi che la Juventus stia ancora cercando la sua identità a febbraio?

"Credo di sì, perché il passaggio da un calcio concreto e risolutivo di Allegri a quello di possesso e bellezza di Sarri non è poi così rapido da applicare. I giocatori si stanno adattando pian piano ad una nuova struttura di lavoro, la difesa ad esempio ad oggi sembra più vulnerabile rispetto al passato. Ma non sono preoccupato, questa è una squadra che sta seguendo il giusto cammino".

Parlando di terzini, per te è il reparto più debole?

"Li osservo molto, per me Alex Sandro sta continuando a far bene come gli anni scorsi. A destra ci sono Cuadrado e De Sciglio: il primo sta giocando ultimamente in fase più offensiva, il secondo offre delle buone coperture. Onestamente vedo bene questo reparto così come quello del centrocampo, l'unico campanello d'allarme è suonato domenica con l'infortunio di Pjanic. La speranza è che il bosniaco sia al più presto a disposizione".

Si è parlato molto dell'ultima prestazione europea di Emre Can, poteva davvero servire alla Juventus?

"Sta disputando delle grandi prestazioni con la maglia del Dortmund, poteva ancora servire alla Juventus ma il calciatore voleva giocare e la società non è riuscita ad accontentarlo. E' soprattutto per questo che è andato via, ora gioca comunque in una grande squadra".

Ti aspettavi Rabiot e, soprattutto, Ramsey un po' in difficoltà al primo anno in Italia?

"Non mi aspettavo soprattutto Ramsey così in difficoltà, pensavo che il salto dalla Premier League non fosse così tortuso. Rabiot, invece, era abituato a giocare in un campionato poco allenante e per questo sta accusando un po' di difficoltà. Ma il suo valore non è affatto in discussione". 

A quasi dieci anni di distanza dal tuo addio, Chiellini e Buffon fanno ancora parte della Juve. Una parola o un aggettivo per descriverli?

"Highlander, penso che racchiuda tutto. Prima che campioni sono due esempi, la loro presenza fa bene al calcio italiano ed europeo. Spero che i più giovani possano avere la fortuna di poterli avere accanto nel loro percorso di crescita. Ho letto che potrebbero entrambi rinnovare il contratto, sarebbe una bella notizia perché significa che se la sentirebbero ancora di giocare. E, perché no, magari li vederemo in Qatar con la nazionale italiana".

Si ringrazia Marcelo Estigarribia per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.