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L'ag. Tavano: "Serie A, speriamo di ripartire a giugno a porte chiuse. Grosse ripercussioni per l'umanità"

30.03.2020 18:30 di  Alessandra Stefanelli   vedi letture
Fonte: A cura di Raffaella Bon
ESCLUSIVA TJ - L'ag. Tavano: "Serie A, speriamo di ripartire a giugno a porte chiuse. Grosse ripercussioni per l'umanità"
TuttoJuve.com
© foto di Federico De Luca

È un momento delicato per tutto il movimento calcistico, non solo italiano ma anche internazionale, visto il diffondersi dell’epidemia di Coronavirus. Per analizzare la situazione, ai microfoni di Tuttojuve.com è intervenuto l’operatore di mercato Diego Tavano:

Come finirà il discorso relativo al campionato?
“Al momento davvero è un punto di domanda enorme. Si può ragionare per previsioni. Se è vero che stiamo vivendo il momento del picco ci auguriamo che tra una ventina di giorni-un mese un po’ si normalizzi la situazione e a quel punto si può immaginare un campionato a porte chiuse da giugno a metà luglio. Sicuramente ci saranno ripercussioni psicologiche, non solo per la Juventus ma per l’umanità. Una situazione così non sarà facile per nessuno, nel calcio e in qualsiasi tipo di lavoro così come nella quotidianità. È una cosa che ci vorrà tempo per metabolizzarla. I calciatori daranno l’esempio a chi ha bisogno di un incoraggiamento psicologico. Mi aspetto da loro grande forza”.

La crisi economica colpirà anche la Serie A?
“Penso che ci sarà un po’ in tutto il mondo. C’è qualche Paese che è più forte e quindi ne uscirà facilmente, qualcun altro come il nostro soffrirà di più. Speriamo che il governo faccia il miglior lavoro possibile e che riusciamo a uscire in breve tempo da questa impasse, considerato che già venivamo da un periodo un po’ difficile. La Serie A secondo me sarà penalizzata un po’, ma non penso i grandi club. Purtroppo quello che stiamo vivendo è davvero un evento inimmaginabile, si poteva pensare di tutto, magari ci aspettavamo di più una guerra rispetto a uno stop per un virus che alla fine si è rivelato così grave. L’augurio è che si possa trovare prima possibile una cura e un vaccino e che ci possa tornare a vivere la nostra vita. Nel 2020 siamo riusciti anche a vedere questo, speriamo passi il prima possibile”.

Come gestisce i suoi calciatori?
“È un periodo di transizione, in cui di solito vai a vedere partite e fai public relations, valuti giocatori da portare in Italia o all’estero. È un periodo in cui ci si sente molto al telefono con i giocatori, ma è una routine che ho tenuto sempre. Sicuramente rallentano i programmi per proporre giocatori a qualche direttore o a qualche squadra. Tutto sarà rimandato. Con i miei giocatori ho un rapporto particolare, parliamo molto, ci confrontiamo. Certo in questo momento si parla poco di calcio, si parla più delle proprie famiglie, della propria salute, c’è un rapporto che va oltre il calcio. Il sentimento che ci unisce è quello di poter uscire il prima possibile da questa situazione”.

Si tornerà a giocare?
“Sicuramente a porte chiuse per finire le stagioni di quest’anno, ci sarà un campionato praticamente estivo. E poi non so come riusciranno a far ripartire la stagione 2020-21. Si sta studiando e lavorando in merito”.