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Avvocati Rombolà e Borello: "Non esistono gli estremi per una squalifica di Ronaldo. Ecco quale potrebbe essere la sentenza..."

20.03.2019 17:00 di Redazione TuttoJuve Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Avvocati Rombolà e Borello: "Non esistono gli estremi per una squalifica di Ronaldo. Ecco quale potrebbe essere la sentenza..."
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

E' passata oltre una settimana dalla sfida tra Juventus e Atletico Madrid, ma il caso Ronaldo continua a tenere banco in vista della "sentenza" della Uefa prevista per domani.  Per cercare di capire quali potrebbero essere le conseguenze disciplinari per l'attaccante portoghese, finito sotto la lente della giustizia sportiva europea per l'esultanza alla Simeone, la redazione di Tuttojuve.com ha contattato due tra i massimi esperti di diritto sportivo in ambito nazionale, gli avvocati Carlo Rombolà e Antonio Maria Borello: "Lunedì 18 Febbraio l’UEFA ha aperto ufficialmente un procedimento disciplinare nei confronti del giocatore della Juventus F.C. Cristiano Ronaldo per il gesto compiuto al termine del match di Champions League contro l’Atletico Madrid, momento in cui il portoghese ha mostrato gli attributi ai tifosi avversari, riprendendo evidentemente il gesto che l’allenatore degli avversari, Diego Pablo Simeone, aveva fatto quindici giorni prima al Wanda Metropolitano -  esordiscono i legali -. Al giocatore della Juventus viene contestata dalla Procura dell’UEFA la violazione dell’ Art. 11 c. 2 lett. b) e d) del Regolamento Disciplinare UEFA. L’art. 11 del citato regolamento riporta i principi generali di condotta; si precisa infatti che i club e i loro giocatori devono rispettare i principi di condotta etica, lealtà e sportività.
L’art. 11 c. 2 lett. b) precisa che commette una violazione di questi principi chi tiene una condotta offensiva o vìola in altro modo le regole di decenza, mentre la lettera d) sanziona condotte che possano recare discredito al calcio ed in particolare all’ UEFA.
 Chi si è reso responsabile di queste violazioni incorre in sanzioni disciplinari che, nell’art. 11 del suddetto regolamento, non sono espressamente tipizzate, ma che è possibile far rientrare in una forbice che va dal semplice richiamo alla squalifica per uno o più turni della competizione - osservano Rombolà e Borello -. L’art. 23 del Regolamento disciplinare, indicando discrezionalità nella determinazione delle misure disciplinari, precisa che il Collegio Disciplinare prende in considerazione gli elementi oggettivi e soggettivi dell’offesa, tenendo conto altresì delle circostanze attenuanti ed aggravanti.

Recentemente l’ UEFA aveva aperto un procedimento disciplinare nei confronti di Diego Pablo Simeone, allenatore dell’ Atletico Madrid. Il quale, nel match di andata contro la Juventus aveva compiuto lo stesso gesto, ora contestato a Ronaldo, rivolgendosi ai propri sostenitori.

In quell’ occasione la violazione riguardava soltanto l’art. 11 c. 2 lett. b) e la commissione disciplinare della UEFA decise di sanzionare l’allenatore con una sanzione pecuniaria di 20.000 euro.

E’ possibile considerare alla stregua di attenuante la presenza di una sorta di provocazione dell’allenatore dell’Atletico Madrid raccolta dal centravanti della Juventus? La risposta potrebbe essere affermativa nella misura in cui, con un ragionamento ipotetico, potremmo dire che senza il primo gesto – quello di Simeone – non ci sarebbe stato il secondo, quello di Ronaldo.


Tuttavia, c’è un elemento che differenzia le due fattispecie, e che si riflette nelLa contestazione mossa a Cristiano Ronaldo, più grave rispetto a quella nei confronti dell’allenatore argentino, poiché il gesto del portoghese è stato indirizzato ai tifosi dell’Atletico presenti all’Allianz Arena e non ai propri sostenitori, come nel caso di Simeone.

Pertanto, ferma restando la contestazione dell’art. 11, è legittimo aspettarsi nei confronti del giocatore della Juventus quantomeno una sanzione pecuniaria, anche più elevata rispetto a quella stabilita a suo tempo per l’allenatore colchonero. Mentre non si ravvisa alcun elemento che faccia presagire una squalifica ai danni dell’attaccante.


La Commissione disciplinare dell’ UEFA comunicherà Giovedì 21 Marzo la propria decisione.
Se la Commissione dovesse propendere per la sanzione della sospensione per un match, Cristiano Ronaldo sarebbe costretto a non disputare la partita del 10 Aprile contro l’Ajax.

In questa ipotesi, la Juventus potrebbe comunque proporre ricorso alla Commissione Disciplinare D’Appello della UEFA al fine di ottenere un provvedimento più mite", concludono gli avvocati.