A MENTE FREDDA - La rinascita della Juventus e i messaggi di Allegri

Il successo contro la Lazio vale triplo perché la Juventus di Allegri vola in semifinale di Coppa Italia, si rialza dopo il Monza e inietta su se stessa una quantità importante di ossigeno. La truppa bianconera, almeno per tutto il match, sembra isolarsi dai tribunali che potrebbero farla affondare definitivamente. Almeno in campionato, ma occhio anche alle decisioni della Uefa. Per questo la Coppa diventa l'obiettivo principe, vincerla significherebbe qualificarsi alla prossima Europa League. Sulla strada della finale però c'è l'Inter, ma il discorso è rinviato ad aprile. Allo Stadium finalmente una squadra logica e soprattutto determinata. Sofferenza solo nei primi minuti della ripresa. Per il resto, risultato giusto.

La Juventus scende in campo con 3-5-2 meno conservativo rispetto alle ultime uscite. Si ritrova il gruppo e alcuni singoli. Bremer e non solo per il gol-vittoria. Assist a parte, Kostic torna quello pre Mondiale, sfornando una quantità industriale di cross. La palma di migliore in campo, però, spetta a Locatelli. L'ex Sassuolo come al solito si sdoppia tra compiti di regia e ul lavoro più “sporco”. Comunque sia sta sul pezzo. Nel post merita gli elogi di Allegri: “Partita enorme di testa e cuore. Sta diventando un esempio importante. Ha il Dna della Juve dentro, non si tira mai indietro”. Ecco, questo è il messaggio chiaro del tecnico livornese, indirettamente a qualche giocatore che forse è con la testa altrove. In sintesi, si faccia avanti chi se la sente di lottare anche senza avere certezze a fine stagione, vista la situazione giudiziaria. Martedì torna il campionato con la trasferta in casa della Salernitana. Ancora Max: “Sarà uno scontro diretto. Dobbiamo calarci in questa situazione”. Esagerazione o strategia comunicativa. Ma guai a ripetere lo scempio visto contro il Monza.