Conte, la crisi è la rinascita
Dal ko di Bologna alla vetta ritrovata: come Conte ha riportato il Napoli in alto con Neres, Lang e Hojlund
Dalla pesante sconfitta di Bologna al ritorno ai vertici della Serie A: il percorso del Napoli di Antonio Conte racconta una risalita costruita su identità, intensità e una nuova solidità tattica. Primo o secondo posto, poco cambia: il Napoli è tornato competitivo e difficile da scalzare, grazie al carattere del suo allenatore, “d’acciaio” dentro e fuori dal campo. Ne parla Gazzetta.
Conte, la crisi e la rinascita del Napoli
Dopo il ko contro il Bologna, che aveva scatenato critiche e tensioni interne, Conte aveva parlato senza filtri: «Questa non è una squadra». Parole dure, sembrate a molti una resa o una strategia provocatoria per scuotere l’ambiente. In realtà, era il momento esatto in cui il tecnico ritrovava la sua essenza: combattere, anche contro se stesso, per ricostruire un gruppo vero.
Sosta decisiva: confronto con la squadra e nuove idee
La pausa di campionato ha aperto la porta a un confronto diretto con i giocatori, gli stessi che solo due settimane prima – dopo la vittoria contro l’Inter – erano «uomini con cui andare in guerra». Gli infortuni di Anguissa e De Bruyne hanno poi accelerato la necessità di ripensare la squadra, anche grazie alla maxi-campagna acquisti da nove giocatori e circa 200 milioni voluta da De Laurentiis.
Malgrado le ulteriori assenze di Lukaku, Meret, Gilmour e Gutiérrez, Conte ha trovato la soluzione nella sua comfort zone tattica: la difesa a tre e un tridente puro con Neres, Lang e Hojlund. Una scelta che ha ridato equilibrio, intensità e pericolosità offensiva.
Obiettivi: scudetto, Champions, Coppa Italia e Supercoppa
Conte sa che la pressione non calerà, almeno fino a gennaio. Lo impone il calendario e lo impone la storia recente: quattro scudetti in carriera, due negli ultimi tre campionati. Il Napoli vuole ripetersi. La qualificazione alla Champions, la Coppa Italia e la Supercoppa di dicembre a Riad completano un orizzonte ricco di sfide.
Ma l’idea forte è una: puntare allo scudetto bis. Atalanta, Qarabag e Roma hanno confermato ciò che si era intravisto già nelle prime giornate, tra passi falsi e notti memorabili come la vittoria sull’Inter.
Il metodo Conte: stare in vetta e non mollare mai
Per restare competitivo, il Napoli deve vivere costantemente nelle prime due posizioni. Lo dice Conte, lo dice la sua storia: veni, vidi e rivinco. Con Neres, Lang e Hojlund come nuovi protagonisti, e una squadra tornata compatta, il percorso può portare davvero lontano.
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