LA LANTERNA VERDE - PJANIC, IL MAESTRO… KHEDIRA E MATUIDI, ESUBERI DI CLASSE

10.10.2019 00:05 di  Fabrizio Ponciroli  Twitter:    vedi letture
LA LANTERNA VERDE - PJANIC, IL MAESTRO… KHEDIRA E MATUIDI, ESUBERI DI CLASSE

Vero, mancano 31 giornate al termine del campionato e, come ha detto Maldini (tanto per citare qualcuno che è in affanno), “… c’è ancora un intero torneo da giocare”. Sette gare non sono una cartina di tornasole indiscutibile ma, indubbiamente, queste prime sette gare di campionato hanno confermato che, quando c’è da giocare per vincere lo Scudetto, i bianconeri sono sempre in pole position. Devo ammettere che Sarri Potter mi sta stupendo. Non tanto per il decantato gioco (visto a sprazzi) ma per la saggezza con cui sta gestendo lo spogliatoio dei campioni. Ha riportato alla luce il cadaverico Higuain, ha iniettato dosi massicce di fiducia nelle vene di Dybala e può permettersi il lusso di aspettare il vero CR7 (credo che, ad oggi, si sia visto la metà del potenziale di Sua Maestà). Ritengo che non avrà problemi neppure nel trovare spazio al rientrante levriero Douglas Costa… Bravo Sarri, nulla da aggiungere…
Ma i veri capolavori ai quali sto assistendo sono altri… Chiunque abbia a cuore il calcio raffinato, sta godendo come un riccio nel gustarsi le magie del Maestro Pjanic. L’ultimo che, in ambito bianconero, è stato definito Maestro rispondeva al nome di Pirlo (anche nella sua gara d’addio si parlava di Maestro Pirlo). Paragone esagerato? No, affatto… Per quanto sta rendendo, il bosniaco può sedere allo stesso tavolo dell’illustre predecessore. Pjanic è sempre stato superlativo nell’accarezzare la palla ma, quest’anno, abbia qualità eccelsa a tanta quantità. Non perde mai la calma, gioca, con signorile eleganza, anche i palloni più difficili, proprio come faceva Pirlo. E, per non farsi mancare nulla, si regala anche qualche gol d’autore. Sublime.
Onore anche agli esuberi. I nomi di Khedira e Matuidi, per tutta estate, erano ben presenti nei titoloni di mercato dei media di tutt’Italia. Vecchi (entrambi classe 1987), stanchi e con poca benzina nel serbatoio.

Come potevano tornare utili ad un allenatore dal gioco sbarazzino e gioioso come Sarri? La risposta è arrivata dal campo. Il tedesco, sebbene limiti al massimo i suoi scatti, è un geometra che sa sempre dove posizionarsi. L’altro, nonostante i 32 anni, corre come se non ci fosse un domani, pressando chiunque abbia la palla. Non a caso, parliamo di due Campioni del Mondo. Chiaramente non potranno giocare tutte le partite ma, quando servirà gente con gli attributi, state certi che Khedira e Matuidi saranno chiamati in causa. Onestamente non sono sorpreso. Potranno non essere leggiadri e affascinanti come San Pjanic ma, se vuoi vincere, hai bisogno anche di giocatori “ruvidi e pesanti”. Sarri l’ha capito in fretta e li ha responsabilizzati, rendendoli titolari della sua formazione ideale.
Tutto bene, tutto perfetto. Possibile che non ci sia qualcosa che non funziona in questa Juventus? In realtà, qualcosa che non funziona a dovere c’è. Continuo a pensare che l’intesa tra Bonucci e de Ligt non sia straordinaria. Stiamo cercando il pelo nell’uovo e l’abbiamo pure trovato. Ecco, ci fosse stato Chiellini, credo che il meccanismo sarebbe risultato perfetto. Per fortuna, si tratta di un dettaglio e, per il momento, non incide sulla resa della squadra…
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