LA JUVE IN GOL - Claudio Zuliani: "La Juve esce dalla Champions senza la dovuta attenzione"

Meno male che doveva essere una partita giocata con molta attenzione. Pronti via la Juve concede il vantaggio al Benfica con Gatti che si perde Antonio Silva in area. Con grande fatica la pareggiamo con Vlahovic ma non facciamo passare manco cinque minuti che Cuadrado pensa bene di dare un pugnetto in area di rigore alla palla e concedere il gol del nuovo vantaggio a Joao Mario. Ma siccome dovevamo stare attenti, ecco che abbiamo una nuova occasione con Vlahovic che tira fuori da ottima posizione. Palla nostra in area loro. Contrattacco, palla gol in area nostra. Rafa Silva lascia Bonucci di sasso e trasforma in rete. Cambio classico ad inizio ripresa: esce Kean entra MIlik. Cambia l’attenzione? No! Bonucci fa una cosa buona recuperando un pallone in tackle ma subito sbaglia apertura ed ecco il poker del Benfica.

Non c’è che dire, una squadra super attenta. Poi capita quello che ti fa arrabbiare ancora di più. La Juve rischia il tracollo sotto i colpi in contropiede dei lusitani ma non cede. Entrano in campo i giovanissimi Miretti, poi Soulè ed Iling Junior. L’ala inglese dimostra attenzione e grandissima tecnica in velocità. Mette dentro palloni addirittura meglio di Kostic. Arrivano i gol di Milik e Mckennie dai suoi deliziosi suggerimenti e non si ferma, insiste e serve la palla del pareggio a Soulè che la sciupa. La Juve chiude con un’altra palla per il pareggio con il colpo di testa di Gatti fuori di poco. La domanda sorge spontanea. Nel giorno in cui l’under 19 passa il girone di Youth League era meglio partire subito coi giovani anche tra i grandi? No, è una provocazione, bastava avere la tanto richiesta attenzione…