L'IMBOSCATA - Allegri, serve un "sogno". La spocchia di De Laurentiis jr. Il modulo anti-Napoli con una mossa a sorpresa. Futuro Dybala, serve piano di riserva. Var, fondo-schiena e un vento impetuoso: segnali pro-Inter

Andrea Bosco ha lavorato al “Guerin Sportivo“, alla “Gazzetta dello Sport“, al “Corriere d'Informazione”, ai Periodici Rizzoli, al “Giornale“, alla Rai e al Corriere della Sera.
01.12.2017 00:25 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
L'IMBOSCATA - Allegri, serve un "sogno". La spocchia di De Laurentiis jr. Il modulo anti-Napoli con una mossa a sorpresa. Futuro Dybala, serve piano di riserva. Var, fondo-schiena e un vento impetuoso: segnali pro-Inter
© foto di Andrea Bosco nella foto di Mariangela Me

ALLEGRI: SERVE UN “SOGNO“.  

 

Ci ha messo mezza gara Madama per togliersi la carta moschicida che Nicola le aveva appiccicato addosso, palesando note manchevolezze. Juventus che batte allo Stadium il Crotone: notizia da taglio basso a due colonne. Niente di più .

Da oggi si entra nel vivo della questione. Che Juventus è quella che sta giocando? Nel segno della sperimentazione continua, Madama per due volte di fila (Barça e Crotone) non ha subito gol. E questa sì è una notizia, per una difesa declassata a banda del buco .

A Napoli la Juventus non potrà fallire. Una sconfitta la spedirebbe a sette punti in classifica: una piccola voragine . 

Allegri è chiamato ad offrire risposte. La litania che “i campionati si vincono a marzo“  è un palloso canto gregoriano.

Allegri parla della qualificazione in Champions come del “primo obiettivo“ della stagione. Avrei giurato fosse stata la Supercoppa persa con la Lazio, il primo obiettivo lasciato per strada.

Real (a Cardiff), Lazio (Supercoppa), Barcellona, ancora Lazio e poi Sampdoria. Solo sconfitte - da mesi - con squadre di primo livello. Madama in tre gare (Napoli, Olympiacos, Inter)  certificherà  il suo stato di salute. Un trittico che rappresenta un nodo, forse il nodo cruciale della stagione. Madama ci arriva senza vere certezze e con un Higuain dolorante . 

Può sembrare un paradosso quello di chiedere certezze ad un allenatore come Allegri che in tre stagioni ha vinto tre scudetti. Ma il calcio è un continuo divenire. Il gol più bello è sempre quello che devi ancora segnare. La vittoria più bella quella che speri possa arrivare.

Allegri vada a Napoli e cerchi di far sognare il popolo bianconero. Che da anni è abituato a caviale e champagne. Ma che in questa stagione, finora, si è visto presentare solo pizza margherita.

Una bella vittoria scuoterebbe un ambiente preso dai dubbi. 

Soprattutto  una vittoria sarebbe una adeguata risposta alla spocchia di De Laurentis Jr. Sono convinto che non avere rispetto degli avversari sia sempre un pessimo affare. Specie se l'avversario si chiama Juventus. Mai molestare le Vecchie Signore : ci mettono niente a diventare Signore Omicidi. E quella di Torino è una dama competente in Arsenico e Vecchi Merletti. Se De Laurentis Jr non capisce, chieda lumi a babbo suo: glielo spiegherà . 

Napoli e Inter. Se Madama in due settimane fa la Juventus crolla tutta l'impalcatura del “campionato diverso“ .

Arbitrerà Orsato: una garanzia. Al Var Irrati: non precisamente un fuoriclasse .  

Ancora una cosa: personalmente ne ho piene le scatole dei cerebrolesi che sfogano le proprie animalesche pulsioni, vomitando razzismo allo stadio. Si faccia una buona volta pulizia.

 

COME GIOCARE?

 

A Napoli Allegri dovrà fare i conti anche con la sfiga. Solita micidiale rifinitura che ogni settimana miete vittime. Tradotto : Mandzukic e Howedes che restano a casa.

Ulteriore traduzione: uomini contati e scelte obbligate.  Convocato Higuain con mano dolorante. Auspicabile Allegri non lo arrischi. Quindi, quale modulo al San Paolo?  Dybala centravanti e due ali,  con un centrocampo a tre.  Davanti Cuadrado o Bernardeschi a destra. Douglas Costa a sinistra . Dybala di movimento ma vicino alla porta  come faceva a Palermo.

 Peccato: la prima di Howedes aveva consegnato un giocatore che infonde sicurezza . Toccherà presumibilmente a Benatia e Chiellini. A destra probabile De Sciglio reduce dal gran gol con il Crotone.  A sinistra Sandro. Attenzione a non pestarsi i calli con Costa . 

Farei una gara di rimessa - tipo quella fatta da Spalletti - con tre centrocampisti: Matuidì, Pjanic e Marchisio. Mi giocherei Khedira a gara in corso.  Allegri tenga a mente il motto NBA: “L'attacco fa vendere i biglietti, ma le partite le vince la difesa“. 

Infine, fossi Allegri, stupirei facendo fare il falso nueve a Dybala, dovesse miracolosamente essere disponibile Higuain .  Higuain a sinistra sarebbe la “mossa del cavallo“. Serve - comunque - che Koulibaly venga smosso dalla sua posizione preferita, costringendolo a cambiare settore e  piede. Oppure imponendogli di uscire su Dybala, là dove può essere pericoloso “uscire“. La difesa di Sarri - se non la muovi- è un muro di gomma.

Ma esiste una terza opzione. Bernardeschi falso nueve, come fece (benissimo) nell'Under. Dybala  appena dietro, Cuadrado a destra, Costa a sinistra. Centrocampo a due. E difesa a quattro.  Tradotto: un tir di qualità e manovra più veloce con palla giocata di prima.

 Forse non basterebbe per fermare il Napoli. Ma potrebbe bastare per sorprenderlo, sovvertendo il pronostico che vede Madama soccombente . Una sorpresa tattica da algoritmo (vincente) di Caressa .

Approfitto per ringraziare Brian Lotti, sempre cortese e per spiegare meglio a quanti privatamente mi hanno scritto (come Patrizia) il mio pensiero su Dybala.

Se un grande talento come Paulo comincia a tentennare con grigi “mai dire mai“, allora è meglio preparare un piano di riserva. La Juventus sta coprendo d'oro Dybala. Ha ripetutamente detto che lui rappresenta il futuro. Ma se Dybala non reputa la Juventus il terminale delle sue ambizioni, allora Marotta deve cederlo. Rivivere una situazione simile a quelle vissute con Pogba e Tevez farebbe solo il male della Signora. 

La Roma ha rallentato ma la sua classifica è in divenire: ha a disposizione i tre punti del recupero   con la Sampdoria .

L'Inter (Chievo permettendo) godrà i frutti dello scontro diretto: qualsiasi risultato uscirà dal San Paolo. Giornata dopo giornata Spalletti, sta cucendo addosso alla sua squadra una tuta da combattimento. L'Inter sembra un gruppo  in missione. Evitiamo i paragoni con la prima Juve di Conte: il salentino, un Icardi non l'aveva. L'Inter viaggia senza Coppe, con una belluina voglia di conquistare il titolo, con una Var indulgente (terzo gol di Cagliari - a mio parere - da annullare), con una giusta dose di fondo-schiena, con un Icardi che (per sua fortuna) non gioca a sessanta metri dalla porta. Con un Handanovic che finora ha fatturato per almeno sei-sette punti. E con un vento impetuoso (di politici, comici, ex presidenti, ex vicepresidenti, intrattenitori televisivi, giornalisti, direttori di tg e quotidiani, attori, musicisti, nani e ballerine) che sta accompagnando il cammino di Spalletti. La Juventus è la squadra di tutti. Il Milan la squadra del pueblo (addio a Montella, auguri a Gattuso). Roma e Napoli sono local heroes. Ma nei quartieri alti si tifa Inter. E i quartieri alti hanno annusato che questo può essere l'anno buono. I segnali ci sono. E cominciano ad essere tanti.