IL SANTO DELLA DOMENICA - Da gruppo a squadra? Piccoli segnali positivi che fanno ben sperare.

23.10.2022 00:01 di  Alessandro Santarelli   vedi letture
IL SANTO DELLA DOMENICA -  Da gruppo a squadra? Piccoli segnali positivi che fanno ben sperare.
TuttoJuve.com

Una piccola iniezione di fiducia che male non fa, anzi. La bella vittoria contro l’Empoli, finalmente una vittoria da Juventus, spazza qualche nube dal cielo bianconero e offre continuità dopo i tre punti nel derby. Il concetto espresso da Massimiliano Allegri nel post partita spiega molto del momento, speriamo passato, vissuto dalla Juve “ piano piano stiamo diventando una squadra” parole forti che squarciano l’orizzonte. Più di una volta, a RadioBianconera, ci siamo soffermati sulla profonda differenza che passa tra l’essere gruppo e l’essere squadra. Non è certamente il gesto del “ cerchio” prima e dopo la gara che ci fa stare più sereni, ma quanto si comincia a vedere in campo, con la sensazione che il concetto di squadra davvero, seppur a piccoli passi, stia arrivando. Sotto questo profilo il fondo lo si era toccato nelle gare con Milan e Maccabi, quando anche di fronte ad evidenti errori arbitrali, nessuno protestava, nessuno faceva sentire la propria voce, nessuno andava in soccorso del compagno. Non ci vorremmo sbagliare, ma dal derby qualcosa sembra cambiato, e forse Allegri questa volta anche sul piano comunicativo ha offerto una giusta chiave di lettura, cosa che ovviamente ci auguriamo. L’uscita da questo momento delicato passa dalle vittorie, come prima medicina, ma anche e soprattutto dalla convinzione che ogni giocatore può contare sull’altro. La strada è lunga, e già martedi a Lisbona ci sarà un test importantissimo, non tanto per quanto riguarda il capitolo qualificazione, servirebbe un miracolo, ma per capire se questi segnali positivi arrivati nelle ultime due partite, possono lasciar intravedere una nuova situazione.

Contro l’Empoli, a parte il quarto d’ora finale del primo tempo, la Juve si è mossa discretamente, dopo la rete della tranquillità di Mckennie, ha deciso di continuare a giocare, senza abbassarsi e anche dal punto di vista fisico ha chiuso la gara in crescendo. Il 352 al momento da maggiori riferimenti, Kostic è tornato a fare ciò in cui  riesce meglio, Rabiot e Locatelli dettano i tempi e danno  maggiore sicurezza alla fase difensiva. Certo, con i rientri dei vari Pogba, Chiesa e Di Maria le cose dovrebbe cambiare anche a livello tattico. Questa non è una squadra costruita per il 352, ma su tale aspetto, non secondario, dovrà lavorare il tecnico, magari durante la lunga pausa del Mondiale. Questo è il momento di provare a mettere in un angolo eventuali malumori e mal di pancia. C’è un obbiettivo fondamentale da raggiungere, arrivare al 13 novembre mettendo assieme più punti possibili cercando solidità, continuità e convinzione. E soprattutto un cambio di mentalità, tornare ad esser convinti di poter far bene, anche cercando un gol in più quando la partita è già chiusa. Trovare i quattro gol, cosa che non accadeva da due anni, deve esser visto come un segnale positivo. Adesso testa a Lisbona, qualificazione difficile, ma anche da queste partite arrivano le svolte della stagioni.