L'IMBOSCATA - Il 9 fasullo, il vero 9, il 9 incerto e il calcio del futuro. Il ritorno di Allegri: tutti fingono di sapere. In cantiere nuovo modulo? Ceferin cerca vendetta, ma rischia nuovo "caso Bosman". E quel silenzio sull'Heysel...
Niente è più provinciale del calcio italiano. L'ultima “moda“ in città è che non serva più il centravanti. Al grido di “bentornato falso nueve“ non c'è giornale o televisione, non c'è ex allenatore o ex giocatore che non si professi contrario all'impiego del centravanti tradizionale. E che cavolo: contro San Marino (e hai detto poco) Bernardeschi ha giostrato da nove fasullo. A dire il vero era partito a destra. Poi al centro, poi dopo l'entrata in campo di Belotti a sinistra. Ma questo non lo dicono. Poi è arrivata la finale di Champions con la vittoria del Chelsea sul Manchester City. Nessuna delle due contendenti ha adoperato un centravanti classico. Quindi: viva il falso nueve.
“Un nuovo calcio“ ha scritto, di quella gara, con la consueta perizia, Mario Sconcerti. Un calcio senza dribbling, senza costruzione loica, senza finezze: solo fisicità e pressing. Gli ultimi venti minuti (all'interno di una contesa diventata esteticamente orrenda) uno sfinente tamburello. Dove giganteggiava Kante, incrocio tra Egdar Davis e Romeo Benetti. Questo il calcio del futuro? Tenetevelo. Nel frattempo congediamo i Lukaku, i Levandovski, i Benzema, i Suarez e persino gli Haaland : sono veri “nueve“. Su Ronaldo evito di pronunciarmi: calcisticamente il suo “sesso“ mi pare incerto. Non un nove, non una seconda punta, men che meno un “falso” nove. Incerto: perfetto per questi tempi arcobaleno .
Che farà Max Allegri? Tutti fingono di sapere. In realtà nessuno conosce i pensieri del tecnico toscano. L'idea di un ritorno di Pjanic (restando Arthur sul groppone bianconero) appare “bizzarra“. Economicamente, in primis. Così come temeraria appare l'insistenza con la quale qualche sito (ripreso da giornali, radio e televisioni) continua a rifilare Mauro Icardi alla Juventus .
Ipotizzo che Allegri potrebbe volersi togliere (al netto del comprovato pragmatismo) qualche sasso dalle scarpe. Schierando una Juventus con un 4-2-4 che contempli davanti due esterni (chiamati al sacrificio, considerato che il mantra di Allegri recita “equilibrio“) e Dybala dietro ad una punta. E pazienza per gli innamorati del “falso nueve“ se sarà Morata: quasi un centravanti classico. Quasi. Perché lo ipotizzo? Perché con due mezze ali di lotta e di governo potrebbe non servire alla Juve un regista considerato che Dybala ha qualità tecniche per far legna per gli altri e per se stesso. Ci saranno uscite ed entrate. Uno dei problemi di Madama è costituito dai giocatori con contratti onerosi che nessuno è disposto a prendersi in carico. Servirà una cura “dimagrante“. Soprattutto servirà rientrare “nel mondo“. L'Inter, per dire, che chiede 80 milioni per Hakimi sembra aver perso contatto dalla crosta terrestre. Se Hakimi vale 80 milioni, Mbappe quanti ne potrebbe valere ?
Sarebbe importante che la Juventus definisse le strategie. Molti giocatori dopo l'Europeo potrebbero apprezzarsi. Ma, egualmente, potrebbero deprezzarsi.
Capitolo Ceferin: vuole “vendetta". E visto che la vuole sarà il caso che le tre ribelli si attrezzino. In ballo c'è il futuro del calcio. Non della scriteriata Superlega: del calcio . In ballo c'è il potere dispotico dell'Uefa. La più grande balla veicolata è quella che l'Uefa sia una istituzione democratica. Non lo è. Per costringerla a miti consigli servirà un nuovo “caso Bosman“. Che Ceferin teme come la peste.
Aveste ancora dubbi su chi sia Ceferin e cosa sia l'Uefa, converrà ricordiate il silenzio dell'Istituzione: incapace di onorare i morti dell'Heysel. E converrà valutiate anche il silenzio – sul tema – del presidente della Figc, valvassino di Ceferin. Trentanove morti: persone. Vite stroncate. Se avete un cuore, concorderete. Diversamente siete come “quelli là“.