Undici metri - La gara con il Napoli lo ha confermato: fondamentale intervenire sul mercato. Tanti nomi, ma non bisogna sbagliare
Il 2022 della Juve è cominciato così come si era chiuso il 2021, con una squadra che potremmo definire “incompiuta”. La gara dello Stadium contro un Napoli decimato doveva essere la gara della svolta, quella decisiva. C’era la possibilità di avvicinare in maniera decisiva il quarto posto, di tornare protagonisti, di cominciare l’anno alla grande e inaugurare in bellezza un calendario impegnativo. La Juve invece ha fallito l’ennesimo step. Onore al Napoli che ha giocato, lottato, e fatto la sua gara meritando ampiamente il pareggio. I bianconeri sono stati confusi e sembrano quest’anno lo spot del “vorrei ma non posso”. Credo sia evidente e palese che con questa squadra e con questa rosa, centrare il quarto posto sia davvero difficile. Non credo che Allegri sia contento e tranquillo nonostante dica il contrario.
Continuo a pensare che alla Juve servano due o tre innesti a gennaio. Il mercato che un tempo si chiamava di riparazione potrebbe essere un prezioso alleato dei bianconeri.
Occorre però avere idee chiare e muoversi con oculatezza, riuscire a piazzare giocatori in esubero e puntare i profili giusti. Il margine di errore è pari allo zero. Non si possono sbagliare gli acquisti. Così come non serve comprare tanto per comprare soprattutto di questi tempi. Il problema serio è che di soldi ce ne sono pochi e occorrerà (nel caso) grande “creatività”.
Intervenire sul mercato a è fondamentale, è chiaro che il 2022 della Juve non potrà prescindere dalla conquista del quarto posto, utile per la qualificazione in Champions, il motivo è chiaro e credo sia pleonastico ribadirlo, si parla di “dindini”. La Champions porta denari e le casse societarie ne hanno bisogno.
Una mancata qualificazione significherebbe rivedere i progetti di crescita e gli investimenti.
Servirebbe una punta che faccia gol (penso che i numeri dell’attacco della Juve e le difficoltà dei bianconeri a far gol siano eloquenti). Morata pare sia entrato nelle grazie di Xavi e del Barcellona che lo vorrebbe già a Gennaio. Nonostante quello che ha dichiarato Allegri (che di fatto ha confermato Alvaro), qualcosa si muove, e se la Juve trovasse un degno sostituto, potrebbe anche accettare di separarsi da Morata soprattutto perché ad oggi non è certa del suo riscatto a Giugno.
Il dilemma però è sempre lo stesso. Dove trovare a gennaio una punta prolifica a condizioni economiche vantaggiose?
I nomi sono tanti, dai “maturi” Cavani e Aubameyang, ai giovani Scamacca e Lucca, passando per Lacazette e il grande sogno Vlahovic.
Ma il nome giusto potrebbe essere il solito Icardi che viene da anni accostato alla Juve.
Su Icardi andrebbero fatte però serie valutazioni. Ultimamente l’argentino non pare in grande spolvero ma è uno che conosce bene il nostro Campionato e i suoi gol li ha sempre fatti. Dipenderà molto dalla volontà del PSG e dalle condizioni economiche ma onestamente se ci fosse la possibilità di prenderlo non mi tirerei indietro.
L’altro nodo è in mediana. A parte Locatelli nessuno è intoccabile, qui servirebbe un altro innesto. A Parigi oltre a Icardi, c’è un altro giocatore “scontento” che gioca a centrocampo, il fenomenale Wijnaldum che viene utilizzato poco da Pochettino, l’olandese potrebbe partire in prestito. Di fronte ad un’occasione così, non provarci sarebbe un imperdonabile delitto, anche se sul giocatore negli ultimi giorni pare essere molto forte l’Arsenal.
Wijnaldum è un campione vero, ha esperienza, è uno che ha vinto la Champions, è forte, tecnico, tatticamente impeccabile, ha 31 anni quindi ancora relativamente giovane.
Sempre a centrocampo piace (e parecchio) anche Zakaria e il giovane olandese Ryan Jiro Gravenberch che dipingono come il nuovo Pogba.
Ecco per uno come lui tra l’altro giovanissimo (è un 2002) un investimento importante avrebbe un senso. Di sicuro a Gennaio anche il centrocampo va sistemato e migliorato.
Tutto questo mentre è ancora in bilico il rinnovo di Dybala che pare sempre sul punto di firmare, ma per ora del rinnovo nessuna traccia. Vedremo cosa accadrà. L’anno bianconero non è cominciato in maniera scintillante, tutto questo mentre anche sul mondo calcio (e non poteva essere altrimenti, data la nuova emergenza mondiale), pesa inevitabilmente l’incognita Covid.