SOTTOBOSCO - Dalla tribuna al campo, passando per la panchina: a Genova la galleria degli orrori. Allegri insopportabile e indifendibile, gioco Juve sa di muffa. Dov'è il progetto della società? L'esempio di Braghin

Andrea Bosco ha lavorato al “Guerin Sportivo“, alla “Gazzetta dello Sport“, al “Corriere d'Informazione”, ai Periodici Rizzoli, al “Giornale“, alla Rai e al Corriere della Sera.
09.05.2022 00:35 di Andrea Bosco   vedi letture
SOTTOBOSCO - Dalla tribuna al campo, passando per la panchina: a Genova la galleria degli orrori. Allegri insopportabile e indifendibile, gioco Juve sa di muffa. Dov'è il progetto della società? L'esempio di Braghin
© foto di Andrea Bosco

Capita di perdere una partita che al 40esimo del secondo tempo  stai vincendo. Come è capitato alla Juventus a Genova. Non fosse indubitabile la  correttezza degli uni e degli altri, quel finale di partita sarebbe da ufficio inchieste. A parte la “perla-gol“ di Dybala e la buona prestazione di Miretti, il resto è stato inserito in una galleria degli orrori, iniziata in tribuna con Nedved (“Kean deve segnare 25 gol a stagione“), proseguita in panchina che le consuete “porte girevoli“ di Max Allegri : testimonianza di incomprensione totale. I giocatori della Juventus non comprendono il proprio allenatore. Max Allegri sembra non comprendere i suoi giocatori. Poi c'è la dirigenza. Con quel presidente che solo al Meazza ha ritrovato la voce . Anche per rivelare di “voler bene all'Inter“ .

Dice che la gara di Genova non contava per la Juventus, visto che il quarto posto in classifica era stato conquistato. Dice che ha fatto bene Allegri a “ruotare la rosa“ in vista della finale di Coppa Italia. Per me  Allegri ha fatto malissimo.  Conta anche la “faccia“: quella che sta esibendo la Juventus è da ceffoni. Un squadra che  non sembra avere coscienza  di che cosa significhi indossare quella maglia. Se penso che Tonali che sta trascinando il Milan allo scudetto è costato quanto un anno di stipendio di Rabiot e Ramsey, gli zebedei mi girano fino ad infuocarsi.

Non è insopportabile che la Juventus perda. E' insopportabile che  Allegri parli  sistematicamente di “buona partita“. Ma dove, ma quando? Solo lui vede “buone partite“.  Ho sempre difeso Allegri e il suo pragmatismo. Ora è indifendibile. Vincerà la Coppa Italia? E allora? Anche la vincesse, cosa cambierebbe? Cambierebbe il non gioco con il quale ha ammorbato da inizio stagione? Cambierebbe il modo in cui ha perso la Supercoppa? Quello in cui è stato sbattuto fuori dalla Champion's?

Allegri Max  ha ancora tre anni di contratto: onerosissimo. Ma tutti invecchiano. E le idee calcistiche “invecchiano“ più rapidamente di altre idee. La Juve gioca un calcio che sa di muffa.

Io non faccio  "quadrato“ . Reputo che il medico pietoso “faccia la piaga purulenta“. Reputo  sia sbagliato offrire  alibi ad Allegri. Le squadre si costruiscono dalle  fondamenta. Dall'addio di Marotta, la Juventus pur continuando a vincere (grazie a Ronaldo, soprattutto) ha perso la propria  identità. I dirigenti non si inventano. Alla Juventus sembrano in stato confusionale. Mi rifiuto di parlare di mercato. Oggi non esistono trattative. E per il futuro,  cari lettori, preparatevi perché  potreste essere costretti ad ingoiare un Emerson Palmieri.

Dov'è il progetto della Juventus per la prossima stagione? Nessuno finora – a parte le solite geremiadi sulla Juventus che parte per “vincere tutto“ - ha avuto la bontà di spiegarlo. Allegri oltre che l'allenatore è il vero direttore sportivo della Juventus?  Se lo è spieghi. Perché  se il suo progetto è il “corto muso“, la Juve è “con la sella sfondata“. Non si progetta di “corto muso“. Neppure se il tuo cavallo si chiama Ribot. Si facciano uscire il fiato. Come ad inizio stagione ha fatto l'unico dirigente della Juve degno di questo nome:  Stefano Braghin. C'era un progetto per le ragazze. I risultati si sono visti in Europa e in Italia. Braghin ha cambiato allenatore pur avendo un tecnico  vincente come Guarino che aveva costruito 4 dei 5 scudetti consecutivi vinti dalle ragazze. Ha cambiato (con Montemurro) per avere più esperienza continentale. Ma soprattutto ha cambiato il progetto in vista di quel “professionismo“, destinato a mutare il volto della serie A femminile. Oggi la Juventus di Bonansea e Girelli  ha una maggiore consapevolezza anche in ambito europeo. Non sarà facile arrivare alla Coppa continentale. Il gap con le migliori ancora esiste. Ma si è assottigliato. Perché il progetto è forte. E le ragazze hanno la faccia di chi ha ancora “fame“. Non  la faccia smorta della squadra maschile che gioca in pantofole. C'è troppa gente “sazia“ nella squadra di Allegri . Dove l'unica ormai è quella di fare una rivoluzione. John Elkann sa di automobili:  avrebbe mai riproposto in Stellantis la Croma? Fu una gran macchina. La usava anche Gianni Agnelli. Fu un simbolo. Oggi risulterebbe obsoleta. Lo sa  dottor  Elkann cosa disse Saint  Just alla Convenzione  Nazionale il 26 febbraio del 1794? Disse: “Quelli che fanno una rivoluzione a metà, non fanno altro che scavarsi la tomba“. E quel signore (che conosceva la ghigliottina), non parlava metaforicamente .