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Obbedio (Ds Renate): "Gara da 50 e 50, Juve U23 migliore del quadriennio. Colpito da Barrenechea e Compagnon. E sulla sinergia..."

Potrete riascoltare uno stralcio dell’intervento a “Cose di Calcio” in onda su Radio Bianconera (visibile dal bouquet di Sportitalia canale 60).
12.05.2022 13:00 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Obbedio (Ds Renate): "Gara da 50 e 50, Juve U23 migliore del quadriennio. Colpito da Barrenechea e Compagnon. E sulla sinergia..."
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La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, il direttore sportivo del Renate, Antonio Obbedio, per parlare approfonditamente della sfida di questa sera con la Juventus U23:

Potrete riascoltare uno stralcio dell’intervento a “Cose di Calcio” in onda su Radio Bianconera (visibile dal bouquet di Sportitalia canale 60).

Quali sono le sensazioni in vista del match di questa sera?

"Qualificarsi per il prossimo turno significherebbe poter ancora cullare il sogno della promozione, sarebbe un'enorme soddisfazione per tutti quanti. La nostra è una piccola realtà che cerca sempre di migliorarsi anno dopo anno, ma non è mai semplice poterlo fare".

L'anno è stato concluso in quarta posizione, in un girone in cui erano presenti davvero delle squadre forti. C'è già soddisfazione, no?

"Ci siamo classificati subito alle spalle delle squadre che lo scorso anno erano tra le migliori del Girone B, questo fa senz'altro piacere e fa capire la difficoltà maggiore delle corazzate affrontate. Al novero delle formazioni aggiungo anche la Juve U23 migliore del quadriennio per organizzazione di gioco e individualità, a me ha colpito davvero tanto la squadra di Zauli".

Quale è il vostro segreto? Il collettivo?

"Sì, è il collettivo a livello tecnico e tattico. Da collocare alla base della piramide, però, è la società, in grado di far lavorare tutti nelle migliori condizioni possibili. E' una delle migliori in assoluto, un'eccellenza a livello organizzativo. Non puoi andare a prendere profili importanti come in altre realtà, ma in questo contesto c'è bisogno di giocatori motivati e vogliosi di dimostrare il loro valore sul campo. E, come successo negli ultimi due anni, andare a generare delle plusvalenze piuttosto significative per il Renate".

Renate, per chi non lo sapesse, è un paesino di circa quattromila abitanti e gioca in uno stadio che è distante una decina di chilometri. Visto il successo degli ultimi due anni, il vostro modello di ispirazione è il Villarreal?

"Sì, ma volendo restare in Italia il nostro modello di riferimento è il Cittadella. La società è brava nel selezionare le figure adatte per i pochi ruoli a disposizione, penso che il management adatto sia importante nel contesto in cui devi lavorare. Così ottieni più risultati soddisfacenti".

Quante possibilità avete di eliminare la Juve U23?

"Per me 50 e 50, lo dico senza scaramanzia. Abbiamo due risultati su tre, è vero, ma conta relativamente poco. E' impossibile fare calcoli, ma la differenza è davvero sottilissima. La Juve U23 è una squadra piena zeppa di ottime individualità, molto belle anche nel vederle dal vivo".

Proprio avendo a disposizione due risultati su tre, non è proprio in perfetto equilibrio il match.

"Da ex calciatore, più pensi al risultato e più le cose possono andare male. Per assurdo, è meglio scendere in campo senza aver nulla da perdere. Ho osservato l'U23 nel match di Vercelli, col passare del tempo è diventata sempre più spavalda. Il fatto di poter contare sul piazzamento in classifica è solo un piccolo vantaggio, non è così determinante. Lo posso affermare per esperienza".

Dicevi poc'anzi che è la Juventus migliore del quadriennio, come mai?

"E' la migliore per i quattro anni di esperienza della struttura e dell'organizzazione. La Juve U23 di quest'anno è la più giovane per età media di tutto il quadriennio, i due over Brighenti e Poli sono fermi per problemi fisici e i giovani che hanno preso il loro posto stanno facendo molto bene. Possono sbagliare qualcosina all'interno di un match, ma nei momenti difficili della partita sono proprio loro a portare esuberanza, incoscienza ed intraprendenza. Sono poco calcolatori, e questo spesso può giocare a loro vantaggio".

Quale è l'individualità che ti stupisce di più dei bianconeri?

"Rispondere Soulé è molto semplice, ma chi mi piace in assoluto è Barrenechea che è uno dei centrocampisti più completi e forti in circolazione. Mi colpisce molto la tecnica al di sopra della media di Compagnon, forse nemmeno lui si rende conto delle sue potenzialità. Poi ci sono altri giocatori da citare: de Winter, Stramaccioni, Anzolin che l'altro giorno è stato davvero molto bravo".

Eppure, nel match di domenica scorsa, siete riusciti a giocarvela alla pari.

"Siamo una squadra costruita e plasmata per giocare a calcio, a discapito di un'aggressività che non è molto elevata. Molti addetti ai lavori sentiti dopo la partita mi hanno fatto i complimenti per la partita di domenica, lo stesso mister Allegri si è divertito perché entrambe le squadre si sono espresse molto bene in campo. Non ci piace difenderci e puntare al minimo indispensabile, siamo stati il secondo miglior attacco anche se abbiamo subito troppi gol. E questo può succedere, fa parte del nostro Dna".

Ci può essere una sinergia in futuro con la Juventus?

"C'è un bellissimo rapporto con la dirigenza bianconera, in particolare con Manna, Storari e Cherubini. Ogni anno provo a chiedere se qualche loro ragazzo può venire a fare esperienza al Renate, ma l'intelligenza della Juve è stata quella di creare l'U23 e di plasmare in casa i potenziali campioni. I giovani, in questo modo, possono acquisire la mentalità e il senso di appartenenza che, in caso di prestiti continui, sarebbe impossibile da apprendere. La Juventus è la squadra più illuminante, a mio parere dovrebbe essere presa d'esempio anche da qualche società di Serie A".

Si ringraziano Antonio Obbedio e l'addetto stampa dell'Associazione Calcio Renate, Fabio Mariani, per aver consentito alla realizzazione di questa intervista.