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Iuliano su 'Together': "Onorato di esser rimasto nel cuore dei tifosi, Juve deve tornare sul tetto del mondo. Giuntoli fuoriclasse. Gioco? Mi aspetto qualcosa in più..."

10.10.2023 12:30 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Iuliano su 'Together': "Onorato di esser rimasto nel cuore dei tifosi, Juve deve tornare sul tetto del mondo. Giuntoli fuoriclasse. Gioco? Mi aspetto qualcosa in più..."
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

"Sono orgoglioso di aver fatto parte di questa famiglia, per cui partecipare all'evento è un qualcosa di straordinario. E' incredibile soltanto pensare a quante società possono vantarsi di avere una proprietà come quella della Juve, poi l'Avv. Agnelli era una persona strepitosa. Sarà una festa grandiosa, ritrovare i miei vecchi compagni di squadra sarà bellissimo". Pensieri e parole di Mark Iuliano, ex centrale difensivo bianconero di fine anni '90, che in esclusiva ai microfoni di TuttoJuve.com commenta l'evento "Togheter - A Black & White Show" in programma questa sera al Pala Alpitour (in diretta su Sky Sport Uno a partire dalle 20:30) in cui si celebrerà il centesimo anno di presidenza della famiglia Agnelli:

Una bella soddisfazione, in effetti, per chi come te è rimasto molto legato a questi colori.

"E' un onore esser rimasto nel cuore dei tifosi della Juve. Sono sempre stato un tifoso malato, ho vissuto tutte le epoche di questa squadra e ho alternato i miei stati d'animo: dalla gioia per i successi, alle lacrime per le sconfitte. La mia speranza è che si ritorni, al più presto, sul tetto del mondo".

Riponi tanta fiducia nel management attuale dei bianconeri?

"Ho sempre avuto fiducia nella famiglia Agnelli, ma sono al fianco della nuova proprietà e dei nuovi dirigenti. In estate è arrivato un fuoriclasse come Cristiano Giuntoli, sono contentissimo per lui e una figura del genere mancava in Juventus. Sono contento che lavori qui. Il mio augurio è che possa togliersi tantissime soddisfazioni".

Una piccola gioia è arrivata proprio pochi giorni fa, con la vittoria nel derby.

"Ci voleva, era una partita molto importante da vincere. La Juve ha bisogno di vincere e convincere, ma portare a casa il derby era fondamentale. Ora c'è un po' più di ottimismo, aspettiamo i tempi migliori per quanto riguarda il gioco e pensiamo a recuperare tutti gli infortunati".

Però nel secondo tempo, rispetto a quanto fatto vedere nel primo, la Juve non ha giocato così male. O no?

"Sì, però ci aspettiamo tutti quanti un qualcosa in più. Non c'è ancora stabilità, in genere questa squadra fa un passo in avanti e due indietro. Siamo più fiduciosi, questo sì, anche perché vittorie del genere non possono che far soltanto del bene".

Che ne pensi del trio difensivo?

"Mi piacciono tantissimo, perché ci mettono l'anima in campo. Insieme a Szczesny costituiscono delle vere e proprie colonne, ma poi sono contento a livello personale per Gatti che ha saputo superare una settimana brutta come quella di Reggio Emilia. Il campo offre sempre un'occasione di riscatto, sono quelle belle storie da poter raccontare".

Ricorda un po' il tuo reparto difensivo?

"Parliamo di giocatori e tempi diversi, per me fare dei paragoni è sempre difficile. La cosa in comune è che entrambi i reparti difensivi lotteranno per fare sempre il bene della Juventus".

Dove interverresti a gennaio per rinforzare la squadra?

"Non posso scegliere o avere delle preferenze, in quanto sono molto fiducioso nei confronti di Giuntoli. Io credo molto nel suo lavoro, poi stiamo parlando di una persona che capisce di calcio come pochi in questo campo. Farà le scelte migliori per la Juventus".

Se per caso la Juventus dovesse vincer lo scudetto, Allegri potrebbe anche decidere di andar via. Avresti qualche preferenza a livello di allenatore?

"Tifo sempre per i successi, questa è una cosa ovvia da tifoso. Però la Juve è la Juve, viene prima dei giocatori e degli allenatori. L'importante è far tornare lo spirito, poi chi ci sarà andrà bene uguale".

Si ringrazia Mark Iuliano per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.