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Gigi Delneri: "Allegri troverà le contromisure come nel 2015/16, Bonucci valore in più. Scommetto su Vlahović, è Milik il colpo del mercato"

22.09.2022 11:30 di Mirko Di Natale Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Gigi Delneri: "Allegri troverà le contromisure come nel 2015/16, Bonucci valore in più. Scommetto su Vlahović, è Milik il colpo del mercato"
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© foto di Daniele Buffa/Image sport

"Sicuramente è un periodo delicato, si sono create delle grosse aspettative e i risultati non arrivano. Ma la Juve è sempre stata forte, sono sicuro che saprà rialzarsi da questo momento". Pensieri e parole di Luigi Delneri, ex tecnico bianconero nella stagione nella stagione 2010/2011, che in esclusiva ai microfoni di TuttoJuve.com ha espresso la sua opinione sulla Juventus e non solo:

E sul banco degli imputati è finito nuovamente Massimiliano Allegri. Te l'aspettavi?

"E' normale, quando i risultati non arrivano il primo ad essere messo sotto processo è l'allenatore. Massimiliano, però, non è alle prime armi e conosce molto bene l'ambiente. E' pragmatico, vincente, in Europa ha fatto bene. Riuscirà a trovare delle contromisure adatte per superare alla grande questo periodo, un po' come fece con quello scudetto vinto nel 2015/16. Nessuno, dopo la sconfitta col Sassuolo, avrebbe scommesso su di lui".

Anche in quel periodo, effettivamente, si parlava di esonero dell'allenatore.

"E' riuscito a risalir la china con il lavoro e la continuità. Anche l'anno dopo, ad un certo punto, ci fu un momento in cui le cose non giravano bene. Ricordo che cambiò modulo e adattò Mandzukic a fare l'esterno, quella Juve si riprese e arrivò ad un passo dalla Champions League".

Quali sono i motivi di questa crisi? Perché la Juventus sta facendo peggio dello scorso anno?

"Ovviamente può rispondere solo chi è dentro l'ambiente, io posso limitarmi a fornire la mia opinione su quelle che sono le sensazioni all'esterno. Nel calcio possono capitare questi momenti, la Juve è una squadra che in estate ha cambiato molto e non è ancora riuscita a trovare la giusta alchimia. Parecchi non mettono mai in risalto gli infortuni, ma non è semplice fare a meno di Pogba, Chiesa e molti altri giocatori in questo momento della stagione. Questo club, a prescindere, deve vincere. E quando non lo fa, i tifosi non sono per nulla contenti". 

Non ci furono periodi facili nemmeno nella tua gestione, come vive un allenatore momenti del genere in cui le cose non vanno bene?

"Non la vivi bene, ma devi esser pronto a reagire e a trovare subito delle soluzioni adatte. A me successe nel girone di ritorno, perché fino agli infortuni di Quagliarella, Iaquinta, De Ceglie e Martinez, la squadra stava ottenendo dei buoni risultati. Non fu una situazione facile, feci esordire molti giovani come Sorensen, Buchel, Giandonato e molti punti furono persi da situazioni di vantaggio. Arrivammo settimi, è vero, ma quella Juventus poteva arrivare benissimo quarta in classifica. Di sicuro, però, le due situazioni non vanno paragonate: la Juve di oggi è più forte e piena di campioni".

Sei fiducioso che la Juve possa superare il girone di Champions e competere per lo scudetto?

"Certo che sì, la partita finisce solo quando l'arbitro fischia. Finché la matematica non la condanna, la Juve è in corsa su tutti i fronti. Ho fiducia in Allegri, nel suo lavoro, nel fatto che ritroverà tutti i giocatori che ora sono infortunati e invertirà così la rotta. E in più sta lanciando dei giovani, questa è una cosa che non era mai successa nel recente passo".

Mi hai già accennato al discorso giovani, ma quelli di oggi sono adatti alla Juventus?

"Lo dimostreranno, ma servirà tempo e pazienza. Come tutti i giovani, anche quelli che sta lanciando Massimiliano avranno alti e bassi. Li sta responsabilizzando, questo è molto importante. Per me sta facendo molto bene, credo che durante gli allenamenti si soffermi molto su di loro. Anche in questo modo sta provando a risolvere i problemi". 

Quanto può essere importante per Allegri, in un momento del genere, una figura come Leonardo Bonucci?

"Ognuno conosce i difetti dell'altro, ma non so quali siano le dinamiche all'interno dello spogliatoio. Per come lo conosco è un valore in più, così come lo erano Chiellini, Buffon e Del Piero. A prescindere che giochi o meno, uno della sua esperienza serve sempre all'allenatore. Posso fare l'esempio di Brambati, che ancor oggi lavora nel mondo del calcio, che pur non giocando mai si rivelò fondamentale per vincere la Serie C con la Ternana".

Scommettiamo che Vlahović farà più di 20 gol quest'anno?

"Sì, un attaccante del suo calibro si sbloccherà nuovamente molto presto. E a beneficiarne sarà ancora una volta la Juventus".

Quale è il colpo del mercato estivo 2022 della Juventus?

"Ha fatto un mercato importante, perché sono arrivati nomi altisonanti del calibro di Pogba e Di Maria. Chi ha avuto un grande impatto, ed è il colpo di questo mercato, è Milik, perché lo vedo come un acquisto utile per questa squadra. E' un attaccante che mi piace molto, ha senso gol e capacità di adattamento. Quella con Vlahović, inizialmente sottovalutata, potrebbe rivelarsi una grande coppia".

Si ringrazia Luigi Delneri per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.