esclusiva tj

Giandonato su Canzi: "Al di sopra della media, è l'uomo dei miracoli che riporterà in alto la Juventus Women. E sulla Next Gen..."

13.05.2024 15:00 di  Mirko Di Natale   vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Giandonato su Canzi: "Al di sopra della media, è l'uomo dei miracoli che riporterà in alto la Juventus Women. E sulla Next Gen..."
TuttoJuve.com
© foto di Paolo Baratto/Grigionline.com

La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, l'ex centrocampista della Juventus e ora in forza alla Fermana, Manuel Giandonato, per parlare approfonditamente di Max Canzi neo tecnico della formazione femminile (manca solo l'annuncio ufficiale): 

Che effetto fa vedere un tuo ex allenatore passare al calcio femminile?

"L'effetto, sinceramente, è molto particolare, perché negli anni di Serie C ha fatto molto bene sia ad Olbia in cui abbiamo lavorato insieme e sia a Pontedera. Ero convinto potesse continuare in quest'ambito per ottenere qualcosa in più, ma conosco bene l'intelligenza fuori dal comune e la curiosità spiccata che lo avrà convinto a conoscere ancora meglio questo nuovo mondo".

Ad Olbia è stato definito l'uomo dei miracoli, a tuo parere è giusta la considerazione?

"E' arrivato in Sardegna nella stagione post Covid e, nonostante una partenza non ottimale, fece il record di punti della storia dell'Olbia in Serie C. La squadra venne rivoluzionata l'anno successivo e lui riuscì a raggiungere i play-off, lo stesso risultato ottenuto nei due anni a Pontedera. La definizione è più che corretta, poiché è riuscito a portare le società ad un livello superiore rispetto a quello che avevano espresso fino a lì".

La Juventus Women, in effetti, è da due anni che non riesce più a vincere il titolo e in questa stagione ha mancato l'accesso ai gironi di Champions.

"Mister Canzi è l'uomo giusto per riportare la Juventus in vetta, per me la scelta da parte della dirigenza è stata quella corretta. A livello di qualità umane è al di sopra della media, poi è davvero molto preparato sul campo".

In campo si esprime con il 3-4-2-1, penso che anche ad Olbia facesse lo stesso modulo. No?

"Cambiò diversi moduli, ma poi trovò la quadra con il 3-4-2-1 che ci consentiva di difendere e attaccare bene nello stesso tempo. Credo che quella sia la sua strada, visto che anche a Pontedera è riuscito ad esprimersi su ottimi livelli. E' sempre stato molto bravo a scegliere i giocatori in base alle caratteristiche che ha in squadra, questa è una delle sue peculiarità".

Predilige un calcio più intenso o di possesso?

"Riesce ad abbinare entrambi, è un allenatore moderno in quanto vuole proporre un calcio fisico e in cui si va forte. Le sue squadre cercano sempre di imporre, non gioca di rimessa, ed è convincente nel farlo poiché tutti lo seguono".

Avrai intenzione di sentirlo dopo il comunicato ufficiale?

"Sì, nella maniera più assoluta. L'altro giorno ho messaggiato con un ex compagno di Olbia e parlavamo proprio della scelta del mister, gli dicevo che lo avrei chiamato per capire meglio i motivi della scelta. Sono molto curioso come lui, visto anche che vorrei provare a fare l'allenatore in un futuro molto prossimo. E' una persona con cui si può parlare di tutto, non ha scheletri nell'armadio".

Lasciare il maschile per il femminile, per qualcuno, può esser definita come una scelta di comodo. Tu che ne pensi a riguardo?

"No, non è una scelta di comodo. Poi al mister piacciono moltissimo le sfide, non è spaventato da questo. Ha sempre la forza di esser se stesso, porta avanti i suoi valori nel calcio e non è semplice farlo in un contesto in cui le persone decidono in base ai contratti. Lui aveva altri due anni di contratto a Pontedera, era in una zona di comfort e la società gli voleva bene, invece non ci ha pensato un secondo in più e ha accettato una nuova avventura. Posso raccontare che lasciò Olbia, un ambiente familiare e senza grosse pressioni esterne, per andare alla Turris in tutt'altro contesto e purtroppo le cose non andarono bene. Ma non credo se ne sia mai pentito". 

A tuo parere dove può arrivare la Next Gen che hai affrontato per due volte in stagione?

"E' una squadra tecnicamente fortissima, a livello qualitativo non hanno nulla a che vedere con questa categoria. Le partite dei play-off sono sempre molto particolari, le altre squadre mettono in campo esperienza e lettura dei momenti che per forza di cose dei ragazzi di vent'anni concedono. Ho visto la partita col Pescara e sono cresciuti moltissimo rispetto al girone d'andata, sinceramente possono dire la loro fino in fondo. Mi piace molto la loro idea di calcio, poi ci sono tre o quattro giocatori che sono di un livello superiore rispetto agli altri".

Quali sono i giocatori fuori categoria?

"Hasa, Sekulov, Comenencia, Nonge, Savona, poi ci sono Damiani e Guerra che sono due over e non sta a me di certo descriverli. Chi farà più strada? Hasa, farà una carriera importante".

Si ringraziano Manuel Giandonato e l'addetto stampa della Fermana Calcio, nella persona di Roberto Cruciani, per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.