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Ezio Gelain: "Alla Juve servirebbe Dzeko. Spal possibile insidia: non hanno nulla da perdere". E aggiunge: "In bianconero imparata disciplina. Quanti ricordi a Villar Perosa!"

26.01.2021 18:30 di  Luca Cavallero   vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Ezio Gelain: "Alla Juve servirebbe Dzeko. Spal possibile insidia: non hanno nulla da perdere". E aggiunge: "In bianconero imparata disciplina. Quanti ricordi a Villar Perosa!"
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Riguardo all'attualità in orbita bianconera e all'imminente Juventus-Spal di Coppa Italia, la redazione di TuttoJuve.com ha intervistato in esclusiva Ezio Gelain, ex calciatore tanto sabaudo (1976-1979), quanto estense (1980-1982).

Come commenta la vittoria della Juventus sul Bologna, nonchè il doppio successo di fila (contemplando anche il successo in Supercoppa contro il Napoli)?

"La Juve dispone di tanta qualità. Il centrocampo della Juve mi sembra potenzialmente buono. L'idea di Pirlo è schierare in campo una squadra con quante più caratteristiche offensive possibili. Non è ovviamente facile, ma a quanto pare ci sta provando".

A suo giudizio Ronaldo è più compatibile con una prima punta "statica" o "dinamica", che gli gira intorno?

"Ronaldo ha bisogno di una punta che sappia attaccare gli spazi. Molto spesso assistiamo a Ronaldo che svaria, mette in mezzo il pallone, ma poi non c'è nessuno lì, pronto a chiudere l'azione".

Quale sarebbe secondo lei il prospetto ideale?

"Secondo me Dzeko: la Juve lo voleva già quest'estate, e non è un caso. In coppia con Ronaldo sarebbe perfetto".

Come commenta, invece, le recenti prestazioni di McKennie?

"E' eccezionale e lo sta dimostrando. Nel prenderlo, la Juve ha davvero fatto un grande affare".

Quali possibili insidie può nascondere il match in Coppa Italia con un'altra sua ex squadra, la Spal?

"Le partite di Coppa Italia sono sempre molto difficili. Alla fine le squadre che non hanno nulla da perdere sono quelle sfavorite sulla carte. Con la Spal, la Juve non dovrà sbagliare approccio, come è successo nel secondo tempo contro il Genoa".

Se le dico: "Juventus" qual è il primo ricordo che le salta in mente?

"Disciplina. Ho vissuto per due anni nel collegio di Villar Perosa: la Juve non guarda in faccia nessuno: il rispetto delle regole è fondamentale. Chi non rispetta le regole viene allontanato, a prescindere dalla bravura. Poi ricordo le partitelle con la prima squadra. Tardelli, Cabrini e Scirea erano disponibili con noi: ci regalavano le scarpe a fine allenamento. Trapattoni diceva di metterci meno intensità, ma loro spingevano ai mille all'ora, anche in allenamento".

Si ringrazia Ezio Gelain per la cortesia e per la disponibilità dimostrate in occasione di questa intervista.