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Claudio Gentile: "Annata fantastica, Allegri sta segnando un'era importante. 2006? Fossi stato disonesto avrei allenato la Juve. Su Rugani e Dybala..."

21.03.2019 13:30 di Mirko Di Natale Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Claudio Gentile: "Annata fantastica, Allegri sta segnando un'era importante. 2006? Fossi stato disonesto avrei allenato la Juve. Su Rugani e Dybala..."
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© foto di Federico De Luca

La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, l'ex difensore bianconero considerato uno dei più forti della storia italiana, Claudio Gentile, per parlare del momento bianconero e non solo:

Vista la pausa per le nazionali, che bilancio si può fare per quanto riguarda la Juventus?

"Il cammino è estremamente fantastico, ci sono 15 punti di vantaggio sulla seconda in campionato e la squadra ha raggiunto i quarti di finale in Europa. Fino a qui è un'annata straordinaria. Bisogna elogiare Allegri che ha saputo affrontare, con risultati sorprendenti, il discorso Serie A e il discorso Champions League".

Trovando il pelo nell'uovo, in trasferta la Juventus spesso incappa in giornate negative come nell'occasione della sconfitta contro il Genoa. Quale è la sua opinione in merito? A volte, i bianconeri non riescono mai a trovare la via della porta.

"Non c'è preoccupazione, penso che queste situazioni possono succedere nell'arco di una stagione. L'esempio di Genova è lampante, perché la Juventus veniva da una serata di Champions in cui aveva sprecato molte energie per passare il turno. Nonostante la sconfitta, il vantaggio è rimasto cospicuo e lo scudetto non è in discussione".

Pochi giorni fa, il mondo calcistico ha celebrato il compleanno di Giovanni Trapattoni che è uno dei tecnici più vincenti nella storia bianconera. A suo parere, c'è qualche tratto in comune con Massimiliano Allegri?

"Conosco bene Trapattoni come persona e come allenatore, ha avuto grande successo e ha ottenuto tantissimi trofei nella sua carriera. Per questo lo considero uno dei migliori che l'Italia calcistica ha avuto tra le proprie fila. Al contrario, posso parlare di Allegri per i risultati ottenuti visto anche che sta per ottenere il suo quinto scudetto di fila con la Juventus. Nonostante le due finali perse in cui è stato molto sfortunato, l'attuale mister sta segnando un'era importante nella storia bianconera. Ad oggi, è sicuramente tra i più bravi al mondo".

Provo io a crearle un tratto in comune: Allegri è considerato un grande gestore così come lo era Trapattoni.

"Se un allenatore non è in grado di gestire il gruppo non ottiene risultati, questo è poco ma sicuro. Nel corso della mia carriera ho avuto come tecnico Bearzot che è riuscito a svolgere un lavoro che nessuno pensava potesse fare, ecco perché l'allenatore è importante all'interno dello spogliatoio. Allegri è molto bravo ed è tra i migliori nella gestione del gruppo, perché non è facile in un ambiente dove al suo interno ci sono grandi campioni".

Al di là di quello che sarà l'esito odierno che coinvolge Cristiano Ronaldo, quale è stato il suo impatto in Italia? Lo immaginava, a questo punto della stagione, già in grado di conquistare tutti all'interno della Juventus?

"Ronaldo sta rispondendo alle richieste dei tifosi e della società formulate ad inizio stagione. In estate avevo già il pensiero di un salto di qualità, ma ad oggi noto che la Juventus è migliorata sia sotto il profilo tecnico che sotto il profilo dell'immagine nel mondo. E' stato un grande acquisto e confido in lui per la conquista della Champions che ormai manca da tanti anni a questa squadra".

La stella di Ronaldo sta un po' oscurando quella di Dybala. Che cosa ne pensa della sua stagione? 

"Abbiamo detto, poc'anzi, che Allegri è uno dei più bravi a gestire il gruppo significa che in questo momento ritiene che c'è qualche suo compagno in una forma migliore. E, a mio avviso, può considerare Dybala in grado di fare la differenza nel momento più importante del match. Il mister lo sta gestendo bene e sono convinto che lo vedremo sempre più coinvolto nelle prossime sfide".

Sull'idea scambio con Icardi, che idea si è fatto?

"La Juventus, in questo momento, non ha bisogno di un giocatore come Icardi in quanto possiede una rosa all'altezza in tutti i reparti. Un suo acquisto potrebbe compromettere gli equilibri che si sono già formati, anche perché non voglio pensare a questa soluzione e preferisco guardare all'attualità. Infatti ritengo che i bianconeri possiedano i migliori calciatori disponibili in Europa".

A proposito di ciò, Bonucci e Chellini che sono considerati tra i più forti in circolazione hanno un solo ostacolo: l'età. Ritiene Rugani, che dovrebbe esserne l'erede, già all'altezza in questo momento oppure ha ancora bisogno del supporto dei due titolari?

"Rugani è un giovane interessante e deve ancora crescere, perché quando viene messo alla prova non deve fallire. Su questo ragazzo ci sono grandi aspettative, ma il discorso è che non ci sono più difensori. Negli ultimi anni è sparito questo ruolo, infatti pochi calciatori come Chiellini, Bonucci e Barzagli lo interpretano nel modo giusto. Sono rimasti gli ultimi baluardi".

Il difensore moderno può essere alla De Ligt, per cui potrebbe essere lui il futuro di questo ruolo?

"Negli anni '70 e '80, i difensori italiani erano considerati i migliori al mondo mentre ora andiamo a cercarli in giro per l'Europa. Per giocare in un grande club come la Juve, devi avere qualità che poi devi dimostrare continuamente. Il mio pensiero è che per valutare bene le qualità di un difensore ci vogliono due o tre anni, ma prima non accadeva questo".

Sulla carta, la sfida con l'Ajax sembra più facile di quel che sembri. Lei che idea ha a riguardo?

"Non sarà una sfida facile, bisogna stare molto attenti a questa squadra. L'Ajax ha dimostrato di battere al Bernabeu il Real Madrid segnando quattro gol, ha dimostrato di saper ribaltare il risultato negativo dell'andata e proprio per questo è temibile. E' una squadra spregiudicata, a volte rischia tanto attraverso le loro giocate ma dispone di calciatori veloci, rapidi e di qualità. Quella dei lancieri è stata una delle prestazioni più belle che ho visto nelle ultime edizioni di Champions League".

Nell'estate 2006 perse il treno per allenare la Juventus in una vicenda che addirittura le vide perdere la panchina dell'Under 21. Ci pensa mai, se avesse preso quel treno, come sarebbe potuta andare?

"Ho pensato a questo, se fossi stato disonesto avrei allenato la Juventus ma a volte la vita ti pone dei risvolti a cui non pensi. Se non sali su quel treno, purtroppo il rischio di rimanere a terra è molto alto"

Si ringrazia Claudio Gentile per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.