CLAMOROSO, ECCO I NUMERI CHE LA PROCURA NON CONOSCE E CHE ASSOLVONO LA JUVE!
Ci sono dei numeri che sono abbastanza chiari e che riguardano le plusvalenze della Juventus, indicate come fittizie, ma per noi normale prassi della football industry che contraddistingue le regole di settore di tutte le squadre.
Alla Juventus sono stati contestati 80 milioni in 3 esercizi, in pratica tenendo una media 80 milioni su un totale di quasi 1700 milioni di fatturato, pari al 4,7%, una percentuale assolutamente marginale in un triennio considerando gli aumenti capitale che la Juventus ha sottoscritto in questi anni.
Basterebbe questo dato per far riflettere chiunque e quanto meno pensare sulle accuse fatte alla società Juventus, che ha messo soldi di tasca sua e non aveva bisogno di nessun artifizio contabile, perchè se se ci fosse stato bisogno non si sarebbero persi sicuramente per un 5% in tre anni, valore assolutamente basso.
COSA ASSOLVE LA JUVE - c'è però un elemento che assolve in toto la Juventus e che la procura non conosce e che ovviamente finisce per rivoltarsi contro andando a vanificare ogni considerazione relativa al fatto che procura e tribunale possano parlare di campionato falsato.
Ricordiamo una frase del procuratore riportata da molti media: "Nelle stagioni al vaglio il club aveva perdite molto significative ma invece di mettere le mani in tasca e ripianarle ha creato plusvalenze fittizie che le hanno permesso di mettere soldi veri sul mercato e acquistare giocatori che ha poi schierato falsando la competizione sportiva a danno di altre società che hanno davvero ripianato e che non hanno fatto mercato ma magari hanno venduto gioielli di famiglia. Ci sono club che hanno dovuto cedere calciatori da 20 gol a campionato e l’anno successivo in classifica hanno pagato dazio".
Una frase che non sarebbe da accettare ma che richiede un ragionamento semplicissimo che fa cadere tutto.
Prima considerazione: quanto viene contestato alla Juventus come plusvalenze?
Prima risposta: 85 milioni in tre anni, suddivisi così: 26 milioni circa, 19 milioni e 40 milioni circa, un totale che come abbiamo detto in tre anni è il 5% sul totale, in particolare. Esercizio 2018/19, 621 milioni di fatturato, plusvalenze contestate pari al 4%. Esercizio 2019/2020, 573 milioni di euro di fatturato, plusvalenze contestate pari al 3%, Esercizio 2020/2021, 480 milioni di fatturato, plusvalenze contestate pari all'8%.
Stiamo parlando in pratica di un totale sul triennio assolutamente marginale, ma la cosa che lascia pensare è assolutamente un'altra ed è la prova che la Juventus deve essere assolta.
GENOA -Il Genoa è stato assolto, ma l'operazione che riguarda la Juventus, con Portanova e Petrelli, riguarda anche il Genoa con Rovella, quindi, sono operazioni equiparabili.
I 18 milioni che alla Juventus pesano poco, per il Genoa, pesano in un bilancio a chiusura 2021 con 78 milioni di euro di fatturato, ben il 23%.
In pratica tutte le operazioni della Juventus sommate, anche se fossero tutte in una sola stagione sarebbero inferiori al peso del passaggio di Rovella alla Juventus per il Genoa.
Matematicamente se il Genoa viene assolto e quindi questa operazione non incide sul mercato, non falsa il campionato, non permette al Grifone di essere costretto a ripianare e non falsa la competizione, allora questo deve per forza valere anche per la Juventus.
Se in una medesima strada io vado a 52 all'ora e vengo multato anche se sono sotto il limite di tolleranza e poco dopo ci passa un'altra macchina che va a 60 e non viene multata dallo stesso vigile, qualcuno deve spiegare perchè.
Non ce l'abbiamo con il Genoa, chiaramente, ma questo esempio è perfetto per dimostrare il grandissimo errore di procura e del tribunale che hanno fatto un errore matematico incredibile.
SAMPDORIA - Ma il Genoa non è il solo caso, c'è anche la Sampdoria, per l'operazione Audero e Peeters, ma dopo Mulè Vrioni e Stoppa. Questa operazione pesa sul fatturato della Sampdoria 2018/2019 pesa il 4%, come la Juventus nel bilancio della stessa stagione. Mentre i 7 di plusvalenza su 75 di ricavi, pesano il 10% del bilancio, in questo caso più della Juventus.
Quindi, un secondo caso, che ci dice che l'operazione dei tre giovani falsa di più il campionato per la Sampdoria, che per la Juventus che quella di Audero numeri alla mano e seguendo contro ragionevole dubbio, le parole del procuratore Chinè. Anche in questo caso, piena solidarietà alla Sampo, non ha fatto nulla di male, come del resto la Juventus, ma se il Tribunale condanna la Juve, deve sanzionare anche la Sampdoiria e pure in modo più grave.
CASO PESCARA - chiudiamo con il caso Pescara, in questi anni la società abruzzese ha fatto diverse plusvalenze e fin qui nulla da dire. Concentriamoci però, per il Pescara la plusvalenza Brunori di 2,98 milioni vale sul bilancio 2019/2020 di 24 di ricavi, circa, 11,6% sul totale. E' quindi il terzo caso di società che secondo il discorso della procura sulla Juventus, nella stagione di riferimento citato e per un'operazione identica, considerato il fatturato della Juventus, in percentuale, incide di più rispetto a quello dei bianconeri.
Questi non sono casi isolati. Un indizio, è un indizio, due indizi, sono una coincidenza, tre indizi sono una prova inequivocabile e qui la Procura ed il Tribunale hanno sbagliato tutto, oltre ogni ragionevole dubbio.
Se non condanni Genoa, Sampdoria e Pescara, non puoi condannare la Juventus, perchè se loro non falsano i campionati con un'incidenza sul fatturato maggiore dei bianconeri, allora non lo può fare nemmeno la formazione bianconera, a meno che non si voglia affermare in modo inequivocabile che ci sono due pesi e due misure.
Qui non parliamo di supposizioni ma di fatti, di numeri, di certezze e la certezza è una sola, la Juventus non ha falsificato nulla, come del resto non lo hanno fatto gli altri.
Questa è la prova regina, insieme ad altre che questa sentenza non ha una ragion d'essere.