Serra Ferrer a Gazzetta: “Thiago Top già a 17 anni, mi sembra pronto per una grande sfida”

23.05.2024 08:40 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Serra Ferrer a Gazzetta: “Thiago Top già a 17 anni, mi sembra pronto per una grande sfida”
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Lorenzo Serra Ferrer parla a Gazzetta di Thiago Motta:  "Giocava nella Juventus di San Paolo, un piccolo club formativo. Non fu difficile trovare un accordo e lo portai a Barcellona. Un’operazione economicamente assai vantaggiosa.La tecnica di base, ottima, e poi la lettura del gioco, che a mio avviso oggi è una delle chiavi del suo successo come allenatore. Da noi si ambientò in maniera molto rapida. Un “volante” organizzatore di gioco adatto alla scuola Barça, perfetta per finire di formare questo tipo di centrocampisti. Pausa e ritmo di gioco, collocazione in campo, equilibrio della squadra: Thiago interpretava tutto a meraviglia e velocemente si è guadagnato il rispetto e l’ammirazione che poi l’hanno portato in prima squadra, passaggio che io non ho seguito perché nel 2000 divenni allenatore del Barcellona ma le cose non andarono come pensavamo così nel 2001 tornai al Betis. Uno tipo di carattere, competitivo e vincente, un giovane con grande personalità. Era aperto ed estroverso ma anche molto educato e rispettoso. Un ragazzo che voleva imparare.

Ha sicuramente appreso dagli allenatori che ha avuto, e anche da se stesso. Mi riferisco alle cose che ha fatto bene, e sono tante, e a ciò che è andato meno bene: infortuni ed eventuali peccati di gioventù fanno parte del suo bagaglio di esperienza e magari oggi gli fanno comodo con i ragazzi che allena ripensando a ciò che gli è successo, ripeto, tanto in positivo come in negativo. Calcisticamente poi la posizione nella quale giocava a mio avviso ha contribuito in maniera determinante alla sua formazione. Perché era il punto di riferimento della squadra, tutto passava per i suoi piedi e gestiva ogni fase del gioco molto bene. È cresciuto in una realtà molto marcata calcisticamente come è quella del Barça e poi è passato al campionato italiano che è fatto di forza e applicazione. Era un giocatore di talento e penso che la cosa l’abbia reso e continui a renderlo un tipo coraggioso nelle scelte, prima in campo e oggi in panchina. Mi sembra pronto per una grande sfida".