La Stampa - Lapo racconta il blitz in Nba: "I Lakers mi hanno trattato da eroe"

L'imprenditore che ha fermato un'azione decisiva dei Raptors: "Gesto istintivo, mi sono difeso dalla palla. Amo LA come la Juve".
11.03.2010 13:03 di  Redazione TuttoJuve   vedi letture
Fonte: di Maurizio Molinari per "La Stampa"
La Stampa - Lapo racconta il blitz in Nba: "I Lakers mi hanno trattato da eroe"
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Lapo Elkann, perché è andato allo Staples Center di Los Angeles ad assistere alla sfida fra i Raptors e i Lakers?
«Sono a Los Angeles per lavoro, una mia amica e un mio amico mi hanno invitato ad andare e ho detto... perchè no? è una bella partita e fra i Raptors ci sono due italiani, assai bravi, Bargnani e Belinelli».

Come si è sentito nel Center?
«Erano tutti per i Lakers, invece io tifavo Raptors».

Che partita è stata?
«Combattuta fino alla fine..»

...quando lei ha toccato quella palla, togliendola a Calderon, perché quel gesto?
«La palla mi arrivava addosso e d’istinto mi sono difeso, quasi per legittima difesa. Eppoi in quel momento ero pazzo di gioia perché, pur tifando Raptors, nella Nba la squadra che amo di più sono i Lakers».

Perchè?
«I Lakers sono come la Juve».

Le piace la Nba?
«É stata la mia terza volta a una partita Nba e sono sempre andato a vedere i Lakers».

Subito dopo che ha toccato la palla cosa è successo?
«Mi hanno applaudito tutti i giocatori e i fan dei Lakers. Più persone sono venute da me a stringermi la mano».



Cosa ha provato?
«Sono rimasto a bocca aperta, mi ha fatto ridere. Mi trattavano come se fossi un eroe».

E poi hanno vinto i Lakers...
«Al termine di una partita bellissima».

Cosa le ha insegnato?
«Da questo match e più in generale dal basket negli Usa c’è molto da imparare per il calcio italiano».

A cosa si riferisce?
«Nella Nba c’è una spettacolarizzazione dell’evento nettamente migliore rispetto alle nostre Seria A, B o C. E c’è una sportività da parte di atleti e tifosi che è meravigliosa da guardare. Trasmettono una energia positiva pur essendo competitivi. Gli sfottò sono ironici, non cattivi. Da noi prevalgono gli attacchi duri».

Torniamo alla palla che ha toccato. Calderon le si è seduto vicino. Com’è andata?
«Calderon è stato un gentiluomo. Inizialmente mi sentivo colpevole ma poi ho visto che la palla era già andata fuori. Lui però è stato da subito corretto e ha giocato molto bene».

Le pagelle del match?
«Il migliore dei Raptors è stato il numero 7, Bargnani, fra i Lakers invece Fisher».

E Kobe Bryant?
«Certo ovviamente anche lui. Però non è un tipo simpatico».

Con Bargnani e Belinelli vi siete parlati a match finito?
«Ho chiamato Bargnani ma non risponde dunque non so se il suo numero è giusto o sbagliato, come direbbe Vasco Rossi. La sconfitta mi dispiace per lui ma ha fatto un gran match e come potrei non tifare per lui visto che porta la maglia numero 7, che è il mio numero magico essendo nato il 7-10-77 alle 7 di sera».