Italia umiliata sotto gli occhi di Gravina, Marotta, Ausilio, La Russa e Abodi. Calcio italiano distrutto a colpi di sentenze inique

Parterre de roi nella tribuna di San Siro. Ad assistere all'ennesima figuraccia della Nazionale italiana  - umiliata dalla Norvegia (1-4) -, c'era ovviamente il principale responsabile di questa catastrofe, il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina. A pochi seggiolini di distanza, ecco il presidente dell'Inter Giuseppe Marotta, il suo braccio destro Piero Ausilio, l'azionista del club nerazzurro, nonché presidente del Senato, Ignazio La Russa, e il ministro dello Sport, Andrea Abodi. 

Un quadretto che riassume alla perfezione il disastro del calcio italiano, distrutto anno dopo anno a colpi di sentenze inique che hanno devastato e ridotto in macerie l'unico vero, storico, serbatoio azzurro, quella Juventus che - lo dicono gli almanacchi - ha fornito alla Nazionale tantissimi leggendari campioni  che hanno portato per ben quattro volte i colori dell'Italia in cima al mondo.