Italia Femminile, Soncin: "Con la Svezia per fare risultato, su Beccari..."
Alla vigilia della gara di Nations League con la Svezia, il Ct dell'Italia Femminile Andrea Soncin ha parlato in conferenza stampa. Queste le parole riportate da LFootball.
La Svezia: "Ho analizzato quella gara così come tante altre, lo 0-5 è stato un risultato troppo pesante in una gara dove, per alcuni tratti, la squadra aveva anche giocato bene. Ci dobbiamo comunque lasciare alle spalle quei novanta minuti e scendere in campo a viso aperto con la consapevolezza che possiamo portare a casa un risultato positivo contro chiunque. I calci da fermo? Li studiamo prima di affrontare qualunque squadra, parlare di una singola situazione serve solo a esternare una preoccupazione. Noi proveremo a fare la nostra gara, se la mettiamo sul piano del gioco possiamo fare risultato anche con la Svezia. Quando affronti squadre così forti qualcosa devi concedere però io credo di aver mostrato alle ragazze che quando loro attaccano possiamo trovare delle situazioni in cui far male. Così come quando ci troviamo in possesso palla. Sicuramente vorrei vedere una squadra che rimane in partita per tutti i novanta minuti, cosa che non è accaduta nella sfida al Mondiale”.
Crescita del morale: "Le vittorie danno un senso a chi giudica dal di fuori. Io ero già contento del percorso fatto nei pochi giorni in cui abbiamo lavorato insieme prima di partire per la Svizzera. Lì abbiamo affrontato la gara con determinazione e coraggio, come avevo chiesto, abbiamo creato delle buone situazioni di gioco, approcciando la partita con l’atteggiamento giusto. Dovremmo fare la stessa cosa con la Svezia".
Un nuovo inizio: "Il nostro è un percorso nuovo, ho la responsabilità di creare il contesto migliore per accompagnare le ragazze nel loro percorso di crescita. Dal primo momento nel quale mi è stato affidato l’incarico ho messo in discussione tutto, ci sono occhi per tutte. Il fulcro sta nel trovare le motivazioni dentro ognuna di loro per alimentare e far crescere il gruppo".
Poco tempo per stare insieme: "E soprattutto il focus è sempre sul campo. In Svizzera abbiamo lavorato con le due punte, Piemonte e Giacinti entrambe in posizione centrale. Abbiamo un parco attaccanti con caratteristiche complementari e non è escluso che in altre gare potremmo fare scelte differenti, anche a seconda delle avversarie. Beccari? Credo si esprima meglio con una punta centrale vicina. Nel reparto difensivo abbiamo elementi che giocano con grande personalità e altri che possono dare tanto pur non scendendo in campo. Ci sono equilibri da creare e ritrovare che sono molto delicati. Dragoni? È un talento che va accompagnato e che esprime con grande entusiasmo. Ha le stesse chance di giocare di tutte le altre".
Confronto continuo: "Le ragazze hanno dimostrato di accettare le proposte di gioco, fa parte della fiducia che dobbiamo instaurare tra noi. Sono molto curiose, quello con loro è un confronto molto più pulito e chiaro di quello che si può avere in uno spogliatoio maschile. Siamo stati talmente presi dal lavoro che la prima partita è arrivata senza nemmeno rendercene conto. Però sentire risuonare l’inno è una sensazione indescrivibile".