Iaria: "Problemi Juve col fair play finanziario? Una bufala. Ecco la precisa strategia del club bianconero..."

16.01.2020 21:20 di Redazione TuttoJuve Twitter:    vedi letture
Iaria: "Problemi Juve col fair play finanziario? Una bufala. Ecco la precisa strategia del club bianconero..."
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Marco Iaria, giornalista de La Gazzetta dello Sport, ospite di 'Stadio Aperto' su TMW Radio: 

Suning sta continuando a investire tanto nell'Inter...
"Non c'è da stupirsi così tanto. Da quando Suning ha deciso di investire nel calcio europeo e italiano, tutti hanno subito capito che sarebbe stata una svolta storica. Il gruppo Suning ha un fatturato di 77 miliardi e ha l'obiettivo di crescere ed espandere le proprie attività. I risultati in campo poi sono stati importanti, il fatto che l'Inter ormai sia rientrata stabilmente in Champions ha aiutato la crescita della società. Lo scorso anno sono stati presi Conte e Marotta, due ex Juventus, per solidificare la base del progetto, non è un caso che l'Inter sia l'unica vera antagonista della Juventus in campo e fuori".

Dalla Francia sono arrivate notizie circa un presunto momento delicato della Juventus nel rispetto del fair play finanziario..
"C'è stato un cortocircuito mediatico pazzesco. Lo studio a cui si riferiva quell'articolo non era altro che una comparazione dei bilanci 2018-2019 dei campioni nazionali. Non centra nulla questo con eventuali rilievi di società di revisione o di rilievi in riferimento al fair play finanziario. Il parametro finanziario dell'UEFA invece è diverso perché include l'intero fatturato a lordo delle plusvalenze. Stiamo parlando di una bufala, o meglio di un travisamento dell'intento originale dello studio effettuato dalla testata francese". 

Lo stato di salute dei conti bianconeri com'è a oggi?
"In questo momento è tutto bilanciato. La Juventus ormai ha assunto una mole di investimenti e spese che si è abituata a fare ogni anno in media 100 milioni di plusvalenze, che sono tantissimi. Con Ronaldo c'è stata una svolta, sia sulle spese che sui ricavi: si è capito che soltanto con uno sforzo economico e con un rischio calcolato la Juventus avrebbe potuto aprirsi ad altri mercati e diventare un top club a livello europeo. L'operazione CR7 è servita e continuerà a servire per far arrivare nuovi ricavi, ma chiaramente i costi, sia alla voce stipendi che di ammortamenti, sono aumentati. La Juventus sta seguendo una precisa strategia rischiosa ma calcolata che dovrebbe portare nel giro di 2-3-5 anni a un riequilibrio dei conti ma con più competitività a livello sportivo. In questo piano c'è l'idea di investire su un giovane dal profilo internazionale che possa fare, sulla falsa riga, quello che sta facendo Ronaldo. Ecco perché è stato fatto un aumento di capitale di 300 milioni". 

Il calcio italiano raggiungerà il livello economico della Premier per esempio?
"Sono pessimista. Per cercare di tornare ai fasti di un tempo deve recuperare il Milan ai massimi livelli. Soltanto con i rossoneri, l'Inter e la Juventus al top il calcio italiano può riprendere la via della crescita come sistema. Poi si potrebbe aprire il discorso degli stadi e degli impianti".