Gli errori di mercato della Juventus dal 2023 al 2025

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di Redazione TuttoJuve

Gli errori di mercato della Juventus dal 2023 al 2025, secondo Gazzetta 

Il rafforzamento della rosa parte nell’estate 2023, ma gli investimenti si rivelano presto errati o non redditizi.

Le operazioni più discutibili: Arkadiusz Milik: riscatto da 6,3 milioni, con ingaggio lordo di 4,6 milioni nel 2023-24 e 2024-25. Tiago Djaló: acquisto da 5,1 milioni, stipendi per 1,8 milioni, poi mandato in prestito. Teun Koopmeiners: 53,4 milioni più 11,8 di stipendio complessivo. Douglas Luiz: 49,3 milioni di cartellino, 9,3 milioni di ingaggio. Nico González: 35,3 milioni più 4,8 di stipendio. Lloyd Kelly: prestito con riscatto obbligatorio da 23 milioni e 6,4 milioni di stipendi in due stagioni. Loïs Openda: 45,6 milioni più 7,3 milioni di stipendio. Edon Zhegrova: 15,5 milioni più 4,5 di stipendio. João Mário: 12,6 milioni più 3,5 milioni di ingaggio. Jonathan David: arrivato a parametro zero, ma con 12,5 milioni di commissioni e 11 milioni di ingaggio lordo. Nel complesso, queste operazioni pesano per circa 330 milioni di euro.

Alle spese di mercato si aggiungono i costi per i continui esoneri e per il cambio di dirigenza tecnica: Massimiliano Allegri, esonerato nel maggio 2024, ha ricevuto una transazione da 12,5 milioni. Thiago Motta, licenziato a marzo 2025, pesa 15,5 milioni a bilancio fino al 2027. Igor Tudor, rimosso dopo pochi mesi, costa 12 milioni lordi tra 2025 e 2027.

Solo i tre esoneri valgono 40 milioni di euro.