Galliani: "Allegri più simile ad un manager che ad un semplice allenatore, speravo nel suo ritorno. Algoritmo per la scelta dei giocatori? Il calcio non è una scienza esatta"
L'ex amministratore delegato del Milan e del Monza, Adriano Galliani, ha parlato nel corso della presentazione del libro "A corto muso. Max Allegri e gli altri. Il calcio diventa politica2, realizzato dalgiornalista del Corriere della Sera, Alberto Falci. Le sue parole sull'attuale tecnico rossonero: "Come nacque la scelta di portare Allegri al Milan la prima volta? Nacque da me. Proponevo gli allenatori al presidente Berlusconi e poi lui sceglieva. Il pranzo ad Arcore decisivo arrivò nel giorno della finale di Champions League che incoronò l'Inter contro il Bayern Monaco.
Mi ha sempre piaciuto il suo gioco, il suo modo di allenare. E infatti ha vinto subito lo scudetto.
Allegri è cambiato? L'ho sempre trovato più simile ad un manager che ad un semplice allenatore. Può fare la sua professione a 360°. Speravo nel suo ritorno.
Questo Milan è da scudetto? Da tifoso ci spero. Allegri ha vinto alla prima stagione con il Sassuolo, con il Milan la prima volta e con la Juventus.
L'uso dell'algoritmo per la scelta dei giocatori? Può integrarsi con la capacità di un dirigente di scegliere i giocatori. Il calcio però non è una scienza esatta, ma un gioco. Serve captare le sensazioni giuste. Sia nei giocatori che negli allenatori.
Gattuso ce la farà a portare l'Italia al Mondiale? È un grande motivatore ed è determinato. Sono convinto che questa volta con i playoff ce la facciamo".
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