Corriere Torino - L'endocrinologo Ezio Ghigo: "Per Emre Can da 7 a 30 giorni di degenza"

Il Corriere di Torino ha intervistato Ezio Ghigo, luminare di Endocrinologia che ha fornito rassicurazioni sul problema di Emre Can. Il direttore di Endocrinologia alla Città della Salute ha spiegato: "La situazione di Emre Can? Un nodo tiroideo non si evolve necessariamente in tumore. Soffriva spesso di crampi? Nessuna relazione, la sua patologia non impatta sulle prestazioni. Se la tiroide è alterata parliamo di gozzo oppure struma. Nel caso di Emre Can è probabile che si tratti di un nodo unico, con bassa probabilità di essere un tumore. Nel dubbio, l’indicazione è quella di asportare il nodo.

Ma le neoplasie tiroidee, anche quelle maligne, guariscono quasi sempre. Quali possono essere i tempi di rientro? Se viene esportato soltanto il nodo, e la tiroide continua a fare il suo mestiere, tutto si può risolvere in una settimana. Il numero dei tumori tiroidei, ancorché aumentato negli ultimi anni, è tra il 5 e il 10%. Il recupero, nella peggiore delle ipotesi, può portare via un mese di tempo. Poi toccherà ad Allegri decidere il “quando” del ritorno".