Carlo Nesti: "Heysel: +39, per me, sarà sempre il prefisso del Paradiso!"

31.05.2025 13:00 di  Giuseppe Giannone   vedi letture
Carlo Nesti: "Heysel: +39, per me, sarà sempre il prefisso del Paradiso!"
TuttoJuve.com

Sul proprio account "Facebook", il popolare giornalista Carlo Nesti torna sulla tragedia dell'Heysel: "

Questa potrà anche essere solo una storia personale, ma credo sia pure lo spaccato dei social, dove, persino dinanzi al quarantennale di una immane tragedia, senza colore, si scatena la faida fra le tifoserie.

Dopo avere visto, giovedì sera, il bellissimo docu-film di Rai Due, in memoria del 29 maggio 1985, ho scritto nel mio NESTI Channel (lo trovate, facilmente, attraverso Google)...

Credetemi: io mai... mai... mai... in 40 anni... ho visto un documentario, sull'Heysel, con queste immagini. E per questo, mi sento anch'io, orgogliosamente, e con incancellabile dolore, parte di una comunità di persone care, senza tifo, e senza colore. Sono solo felice che, finalmente, sia stata anteposta la gravità della strage di innocenti, rispetto alle critiche, per carità, legittime, verso ultras, e giocatori della Juve. Mi sarà difficile dormire stanotte...

Il giorno dopo, sono stato costretto a cancellare il post, che apriva il dibattito sul docu-film, per una autentica valanga di messaggi dissacranti. Ho scritto...

È dunque... colpa mia... solo colpa mia, perché, sulla scia della commozione, mi sono fidato di tutti. Mi sono fidato del fatto che, per una volta, il post fosse chiaro. Doveva servire per condividere un immenso dolore:

IL MASSACRO DI 39 PERSONE.

Non ho scritto "tifosi", e non ho scritto "bianconeri", perché pare, che il castello di carte sia crollato, soprattutto, per questa ragione. Non con la violenza, grazie a Dio, di quegli hooligans, che non dimenticherò mai, ma, comunque, con una notevole dose di livore, sono cominciate le "cariche" di coloro, che non avevano capito proprio niente.

A fronte di chi, presente nel settore Z, onorava il NESTI Channel di racconti toccanti, che custodirò nel mio archivio, e nel mio cuore, facevano irruzione uomini e donne, di ogni razza e religione, uscendo, completamente, fuori tema. Ma, se io avessi voluto aprire un dibattito in generale, sulle esasperazioni del teppismo, nel calcio, allora avrei anche accettato la documentazione del disprezzo, testuale o fotografico...

dei peggiori ultras della Juve, quando inneggiano a Superga;

dei peggiori ultras del Toro, quando inneggiano all'Heysel;

dei peggiori ultras della Fiorentina, quando inneggiano a Bruxelles...

eccetera, eccetera, eccetera.

Credevo, che "fuori tema" si andasse, prevalentemente, a scuola, nelle classi elementari, e medie. No. Non è così. Da una iniziale, e bellissima condivisione, nella quale ciascuno scriveva cosa, del documentario, lo aveva più colpito, si è passati, come sempre, al dopo-tragedia.

Dimenticati i 39 morti. Chissenefrega. Non ce ne frega un cazzo! Ce ne frega, al contrario, di parlare della reazione degli ultras juventini, della partita giocata, a dispetto dei santi, dell'esultanza di Platini, dei festeggiamenti dei giocatori, della Coppa alzata a Caselle, e altro. Non ci crederete: in certi momenti della giornata, 1 commento ogni 15 secondi!

Ripeto ancora: andate a rileggervi cosa avete scritto. Desideravo solo ricordare 39 morti, dopo un bellissimo docu-film. Già nei giorni precedenti, ogni volta che pubblicavo qualcosa, su questo quarantennale, balzavano fuori "poppanti", che non sapevano neppure se Heysel fosse un maledetto stadio da incubo, oppure una ridente località francese.

Io, più che addossare la colpa a me, non so cosa fare. E, dunque, confesso, che in quel frangente, ho sbagliato io. Sì, perché avrei dovuto fermare il treno, che stava deragliando, e non accettare di rispondere ai commenti post-tragedia.

Molti di voi, forse, non lo sanno, ma le pagine Fans di Facebook, salvo grandi nomi e grandi aziende, non contemplano il divieto dei commenti. Di conseguenza, ero condannato a vivere ogni ora, e ogni minuto, con l'ansia di vigilare, e cancellare i commenti inopportuni, tornando poi a vigilare. Perché?

Perché io, consentitemi il motivo di orgoglio, non sono come quella polizia belga, maledetta quanto la Curva Z di 40 anni fa. Io non manganello i feriti... non banno chi scrive. Io, democraticamente, se cancello, invito sempre il diritto interessato a ripresentarsi, con educazione, e cioè senza volgarità, ostilità e diffamazione. E qui, di velenosa ostilità, ne avete scaricata a quintali.

Chiudo con 2 considerazioni. La prima. Se dovevo dimostrare a qualche scettico, che non guadagno un solo Euro dall'aumento dei followers, dopo averlo già dimostrato, cancellando il post sulla faida Inter-Juve, l'ho ri-dimostrato nel caso odierno.

La seconda. Per la comunità di persone, che si è formata partecipando, o guardando il docu-film, realizzatori, testimoni, parenti delle vittime, e... vittime... chissà mai, se, dall'Alto, leggeranno Facebook... sia ben chiaro...

CARLO NESTI CI SARÀ, IERI, OGGI E DOMANI, ANCHE, PERCHÉ

+39, PER ME, SARÀ SEMPRE

IL PREFISSO DEL PARADISO!".