Calamai (Gazzetta): "Il segreto del ciclo bianconero che non finisce mai? Comanda la Società"

15.05.2019 19:00 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Calamai (Gazzetta): "Il segreto del ciclo bianconero che non finisce mai? Comanda la Società"
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© foto di Giacomo Falsini

Il giornalista de La Gazzetta dello Sport Luca Calamai è intervenuto a Radio Sportiva. Ecco le sue considerazioni:

 

 

SULLA FIORENTINA: Aveva giocatori di qualità, poteva fare molto meglio. Sono stati commessi alcuni errori di valutazione, figli anche di una storia passata.

 

SULLA PANCHINA JUVE: Di sicuro la Juve affronta il problema in modo serio, non fa tanti giochini perché non può permettersi di avere un allenatore a scadenza. Chi la allena la Juve deve essere in sintonia con i piani societari, non deve fare follie o dichiarazioni esagerate. Ci sono tanti allenatori che arrivano dal sudamerica con grandi titoli, ma poi non si affermano in Italia. Se va via Allegri cercherei qualcosa più vicino alla nostra realtà, ma fatico ad individuare un allenatore al suo posto che abbia determinate caratteristiche e si adatti al progetto Juve. Nella Juve comanda la società ed è uno grandi segreti di questo ciclo bianconero che non sembra mai finire. 

 

SU ALLEGRI: Se lascia la Juve andrà all'estero, per completare un percorso professionale di alto profilo e anche di alti ingaggi.

 

SU GATTUSO: Ha fatto il suo dovere e faccio fatica ad imputargli delle colpe gravi. Ha tirato fuori almeno l'80% dal gruppo che aveva, sopportando molte problematiche. Se va in Champions, i soldi sono sangue fresco che placa l'Uefa, se non ci va i tempi di un rilancio in grande stile del Milan si allungherebbero notevolmente. La domanda è se lui può essere l'allenatore giusto per la crescita di questa squadra.

 

SULLA SERIE B: E' andata in confusione sin dall'inizio, chiudendosi a riccio con quel gruppo di squadre. Quando sbagli la prima mossa poi è difficile rimetterti in corsa. Non vogliamo mai più rivivere un'estate come questa. 

 

SUL PALERMO: Vive una situazione di grande sofferenza da anni ed è stato fatto un atto di violenza nei confronti di questa squadra.

 

SULLA FINALE DI COPPA ITALIA: Vedo la solita Atalanta e la capacità della Lazio di ripartire in contropiede. Chi segna per prima è un pezzo avanti.

 

SU BALOTELLI AL BRESCIA: Sarebbe una scelta di cuore, non tecnica. Fossi in lui lo farei ma non so quali sono le idee sue e di chi lo rappresenta. Se succedesse davvero dovrei ricredermi su alcuni aspetti del mondo Balotelli.

 

SU INSIGNE: Non è reduce da un grande campionato, a Napoli è finito un ciclo e occorrono nuovi investimenti.