Black & White Stories: Spezia, Nedved e il picco
I precedenti di Spezia-Juventus sono complessivamente 10. Per la Serie A a girone unico, com'è andato configurandosi il massimo torneo dal 1929-30, il match di domenica sarà un inedito. Le partite tra le due formazioni riguardano gli anni '20, amichevoli disseminate nei vari decenni e due incontri del 2006-07 quando le due formazioni hanno militato insieme nello stesso campionato.
PAVEL IN ZONA CESARINI
27 gennaio 2007: Spezia-Juventus chiude il girone d'andata del torneo cadetto. I 90 minuti trascorsi in Liguria la dicono lunga sulle difficoltà di una corsa estenuante per la presenza di 42 partite da disputare e per l'handicap della penalizzazione che peraltro la formazione di Didier Deschamps è riuscita ad annullare già nel girone d'andata, portandosi al primo posto. Ma il cammino è tutt'altro che semplice e la partita con lo Spezia ne è una chiara dimostrazione: solo al minuto 93 un gran destro di Nedved da fuori area riesce a trovare il gol che pareggia l'1-0 realizzato da Confalone sul finire del primo tempo.
FINO ALLA FINE
Il gol dell'1-1 viene festeggiato con particolare foga da Pavel, che sa quanto sia importante procedere passo dopo passo se si vuole tornare ai livelli che competono alla squadra. A fine partita le sue parole sono estremamente chiare: «Spero che la partita serva come lezione per chi è convinto che siamo già in Serie A, qui bisogna soffrire e fino alla fine».
UN GIORNO DIFFICILE
L'immagine di Alessandro Birindelli impegnato in un duro contrasto ha la capacità di riassumere perfettamente la difficoltà dell'incontro, moltiplicata dalle condizioni del terreno di gioco dello stadio Alberto Picco. E se la cornice di pubblico aumenta considerevolmente il pathos della sfida, spingendo i beniamini di casa a sfiorare l'impresa, il campo rende difficile tenere il pallone a terra e proporre un gioco tecnicamente valido.
ANCHE IN 10 SI PUO'
Il punto guadagnato con lo Spezia è importante considerando due aspetti che hanno inciso sulla dinamica della gara. Gli errori di mira sotto porta della Juve, dettati anche dalle risposte tempestive dei difensori di casa e del portiere Santoni. E, soprattutto, a rendere più che possibile la sconfitta c'è l'espulsione di Giannichedda che costringe la squadra a organizzare l'assalto finale in inferiorità numerica. Ma quando si hanno i campioni non c'è difficoltà che non possa essere superata.