Avv. Grassani: "Napoli obbligato dalle autorità competenti, non è detto che si possa arrivare fino alla fine del campionato"

Mattia Grassani, avvocato esperto di diritto sportivo e legale del Napoli, è intervenuto questa mattina ai microfoni di Radio Anch’io Sport per parlare della mancata disputa della sfida di ieri tra Juventus e Napoli: “L’unico interesse in questo caso è quello della salute della gente, su questo ambito le ASL rappresentano un organo di garanzia assoluta. Il campionato si deve disputare ma non a tutti i costi e non a rischio della salute. Il 3-0 a tavolino? Il Napoli è stato obbligato dalle autorità competenti, il Napoli per andare a Torino avrebbe dovuto violare provvedimenti statali e regionali. Se dovesse davvero arrivare il 3-0 a tavolino più un punto di penalizzazione il calcio darebbe un brutto segnale. Non bisogna giocare a tutti i costi e non a rischio della salute. Il protocollo per come è scritto adesso dà giurisdizione esclusiva alle Asl, se le cose devono cambiare bisogna cambiare quel protocollo.
Con tutti i problemi del Paese, due Asl si sono pronunciate più volte sulla questione del Napoli affermando che non si potranno muovere dal territorio nazionale anche in caso di gare europee. Il caso Genoa? Col senno di poi e un po’ di irriverenza io credo che si sia corso un grande rischio. Il Napoli avrebbe dovuto trasgredire due provvedimenti regionali e uno statale, in tutto questo il Napoli è stato solo ottemperante alle ordinanze. Non è detto che ci siano le condizioni per arrivare alla fine del campionato, bisogna considerare l’andamento della malattia. Non è escluso che possa verificarsi di nuovo quando accaduto a marzo. Credo si debbano valutare formule che permettano di concludere il campionato in anticipo”.