Racconti in bianconero - Anche la Germania ha la sua Corea

Racconti in bianconero dei mondiali di calcio
29.06.2018 19:10 di  Michele Messina   vedi letture
Racconti in bianconero - Anche la Germania ha la sua Corea
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© foto di Imago/Image Sport

La Germania di Loew è fuori dai Mondiali e anche i tedeschi si guadagnano la loro Corea. Noi ne sappiamo qualcosa: ne abbiamo due, una guadagnata nel 1966 con la Corea del Nord di Pak Doo-Ik e la seconda rimediata nel 2002 grazie agli interventi del signor Byron Moreno e alla poca concretezza degli avanti azzurri. Chi fa l’aspetti e l’ironia di Brian Schweinsteiger risulta inutile e Michael Ballack vedrà il resto dalle partite dal televisore regalato per la vittoria dell’Italia, regalo della Mediaworld di Girmania. Sulla porta di una gelateria di una nota cittadina tedesca era comparso il cartello “Ad ogni goal dell’Italia al mondiale, un gelato gratis”. Ne avranno fatto indigestione. Il Ciabattino, sgranando gli occhi e aguzzando la mandibola, nel commentare la partita sugli schermi di Mediaset, ha parlato di squadra senza benzina e poi ha citato un filosofo australiano con la frase: “Se la cosa va bene, correggila”, sempre positivo il pensiero del teorico di Fusignano tanto amato dal Vate, da citarlo continuamente nelle sue analisi calcistiche. È la solita maledizione per i campioni del mondo uscire al primo turno del mondiale successivo. Mister Maggico, a causa dei frequenti viaggi nella Santa Madre Russia, a far visita alle sue tante ammiratrici locali, è costretto a rinviare la sua partecipazione alla pizza di fine stagione della Panchina della Sport, suscitando la giusta ira di Enzuccio. Forse ha dovuto chiudere a cinque mandate il suo portafoglio nella caverna più profonda della foresta di Darkwood, l’economia di un museo, aperto solo alle donne giovani e piacenti, ha bisogno di continue entrate e la presenza di tanti sponsor privati. Filippo Tortu, ventenne giovane promessa dell’atletica italiana, nel meeting Iaaf di Madrid si piazza al secondo posto nella gara dei cento metri. Il suo tempo è di 9”99, inferiore ai 10”01 ottenuti da Pietro Mennea a Città del Messico nel 1979. È il nuovo record italiano nella distanza. Un grande successo per il giovane tifoso juventino presente nel salotto della Gialappas, insieme ad Elena Tambini modella, arbitro, conduttrice, scrittrice e giornalista, il volto del Mondiali di Russia a Balalaika. Come vorrei essere arbitrato da lei. Passa anche la Colombia di Juan Cuadrado che ha deluso il Ciabattino e Monsieur Travin storce il muso di fronte alla dichiarazione di Claudio Marchisio, di voler restare in bianconero, è il secondo nome degli assolutamente cedibili della sua lista, già da tempo sul tavolo di Don Peppino. Nessuna squadra africana agli ottavi, ma vi arriva il Giappone per la gioia di Mister Maggico, adora le giapponesine in divisa. È atteso l’arrivo di Giginho, dopo che ha perso il pullman del giorno prima, per il troppo traffico intorno a San Siro. Il Vate ha perso qualche punto nella corsa allo Zio D(T)’Oro dell’anno e il Macedone comunica che il biglietto gli sarà rimborsato nel 2067. Invece è certa la partenza di Gregorio da Bologna direzione Villapiana Beach.

Una domanda sorge spontanea: “Chi è l’UOMO di COTONE che va a giocare alla squadra più ONESTA e VINCENTE del calcio italiano?”