Jarni su Tudor: "Non può fare più di così, il problema è la squadra. Servono due fantasisti a gennaio, uno vi dico chi. Real Madrid? A loro andrebbe bene anche un pari"

La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, il doppio ex della sfida tra Real Madrid e Juventus di mercoledì sera, Robert Jarni, per parlare della sfida del Bernabeu e anche del day after di Como che ancora sta tenendo banco:

Partendo da te, che cosa fai attualmente?

"Sono alla ricerca di lavoro, l'ultima esperienza l'ho avuta con l'U17 della Croazia e mi piacerebbe tornare presto in pista. Sto seguendo molte partite qui e all'estero, cerco di tenermi aggiornato il più possibile. Il calcio è in continua evoluzione".

Dove ti piacerebbe allenare?

"Ovunque, sia in Croazia che all'estero. Sinceramente mi piacerebbe venire ad allenare in Italia, da calciatore mi ero trovato molto bene. Conosco la lingua e il vostro modo di lavorare, per me sarebbe davvero bello poter tornare".

Perché no, magari nel frattempo qualche panchina potrebbe saltare in Serie A.

"Ma a me non dispiacerebbe nemmeno la Serie B, è un campionato molto difficile e pieno di squadre ricche di storia e tradizione. Mi piacerebbe venire ad allenare una squadra di B".

Passando alla Juventus, il clima è piuttosto pesante dopo la sconfitta di Como.

"E' normale, la Juventus è un club che vuol sempre vincere. Ieri, però, ha giocato molto male. Forse era meglio non vederla".

Ma perché, a tuo parere, la Juve sta giocando così male ultimamente?

"Si sente la mancanza di due fantasisti in mezzo al campo, del livello di Modric o anche poco meno. Ieri, ma anche più recentemente, non ho mai visto un'azione costruita dalla Juventus. E così diventa dura riuscire a proporre qualcosa di livello in attacco".

Nome di uno o di entrambi i fantasisti che citavi?

"Uno che mi piace è Luka Sučić della Real Sociedad, è un centrocampista di talento e che può giocare anche più avanzato. Se ne parla un gran bene, l'ho visto in più occasioni e lo giudico un buon calciatore per il centrocampo della Juve".

Credi sia stato un errore non prendere Modric in estate?

"La Juve però non ha mai cercato Modric, forse i dirigenti pensavano non facesse più la differenza a quarant'anni. Invece al Milan sta dimostrando di stare bene, gioca titolare ed è ormai un punto fisso nel centrocampo di Allegri".

Oggi i giornali italiani parlano di un possibile avvicendamento con Igor Tudor, specialmente se i prossimi risultati non dovessero arrivare. Che pensi?

"Penso che il problema sia della squadra, con questi calciatori è difficile fare di più di così. Per me, nella Juve di oggi non ci sono campioni. E Igor ha già fatto il suo, è rimasto lì ed è riuscito a portare la Juventus in Champions in una situazione che era molto difficile".

Quindi non esonereresti Tudor se non dovessero arrivare dei risultati positivi dalle sfide con Real Madrid e Lazio?

"No, perché non risolveresti il problema. La società, nel mercato invernale, deve prendere due centrocampisti forti e di fantasia".

Cosa vorresti dire a Tudor, visto che lo conosci molto bene?

"Igor affronterà due partite difficili, ma nulla nel calcio è impossibile. Ieri ho visto anche il Real Madrid e non mi ha convinto per niente. Sì hanno vinto, ma ho la sensazione che le cose lì non stiano andando bene a livello di spogliatoio. Stanno faticando tantissimo, non mi sembra il vero Real".

Pensi che non hanno ancora ammortizzato il cambio Ancelotti-Xabi Alonso in panchina?

"Forse hanno cambiato nel momento sbagliato. Essendo al di fuori è solo una mia impressione, ma il Real Madrid forte di un tempo non avrebbe mai preso quattro gol dall'Atletico Madrid in quel modo".

Sei una voce fuori dal coro, perché in Italia la stampa e i tifosi sembrano essere d'accordo sulla brutta fine che potrebbe fare la Juve al Bernabeu.

"Ho letto i giornali italiani e percepisco un po' di disfattismo. Sicuramente è una sfida complicata, ma la Juve potrebbe giocarsi le sue carte. Anche un pareggio potrebbe andar bene, secondo me sarebbe un risultato gradito anche dal Madrid".

Si ringrazia Robert Jarni per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista