Spalletti: "Vogliamo essere ambiziosi. Cancelo non rimane"

24.05.2018 17:40 di  Alessandra Stefanelli   vedi letture
Spalletti: "Vogliamo essere ambiziosi. Cancelo non rimane"
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Conferenza stampa di fine stagione per il tecnico dell’Inter Luciano Spalletti: “Colmare il gap con le prime? "Sicuramente dobbiamo essere ambiziosi, dobbiamo voler migliorare, perché qui vogliamo starci e ci stiamo bene. Probabilmente ci sono cose che possiamo fare meglio. Vogliamo continuare in questa riduzione della differenza tra noi e chi sta davanti in classifica finale. E' già stato fatto tanto perché se si vogliono prendere i numeri si trova conforto nella crescita della squadra, è chiaro che la differenza diventa notevole e si percepiva che il risultato finale non era un gradino ma un pianerottolo. Bisogna lavorare bene, bisogna essere bravi, perché l'anno scorso all'inizio abbiamo sbagliato qualcosa. Come ho detto altre volte non dobbiamo illudere i tifosi. E' chiaro che gli obiettivi dell'Inter sono importanti perché ormai l'Inter ha quella storia e quella forza lì, quell'impatto e quel rumore di cuori lì. E quindi bisogna essere all'altezza di quel che è l'emozione che danno questi cuori. Non bisogna fare quanto abbiamo fatto l'anno scorso, di raccontare cose sbagliate, perché poi i giornalisti le cavalcano e si creano dei problemi. Da un punto di vista di posizionamento bisogna stare lì dentro, poi è chiaro che bisogna avvicinarsi agli altri. Noi là dentro ci siamo arrivati mettendo una spalla avanti. Il Milan quando siamo partiti dove me lo collocavi con il mercato che aveva fatto? Perché si doveva arrivare davanti al Milan per forza? L'Atalanta, la Lazio erano davanti. La Roma nemmeno la vedevi. Noi pensavamo di essere forti ma alla fine si è quel che si esibisce. Professionalmente noi siamo quelli che hanno questa classifica. Ognuno è quel che fa durante il giorno".

Su Cancelo e Rafinha: “Ora non si possono riscattare. In un secondo tempo vedremo. Se si tengono quei due giocatori eccezionali, che hanno dato forza dal punto di vista calcistico e Rafinha dal punto di vista mentale per l'essere stato nei club che sono abituati a vincere sempre. Ha tolto qualche abitudine a lasciarsi andare, per come è fatto caratterialmente. Purtroppo funziona così.