Non si vende Pogba

Sarà il tormentone dei prossimi mesi: la speranza è che Pogba rimanga alla Juve e possa diventare il simbolo della Vecchia Signora nel mondo.
27.01.2015 00:15 di  Enrico Danna   vedi letture
Non si vende Pogba
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

“Non si vende Pogba”: questo è il coro che la curva bianconera intona, via via con intensità sempre maggiore, ogni volta che la Juve scende in campo. Che si giochi in casa o in trasferta, il leit motif è sempre lo stesso: il Polpo Paul non si tocca. Se ci sono 100 milioni e più di buone ragioni per vendere il talento transalpino, ce ne sono almeno altrettanti, se non di più, per cercare di fare tutto il possibile per trattenerlo. Ovvio che, di fronte ad un'offerta concreta di tale portata, sedersi ad un tavolo e ragionarci su, è d'obbligo. “Con tutti quei soldi ci si rifà la squadra, comprando tre giocatori forti”, è una delle frasi più gettonate degli ultimi periodi. Può essere vero, ma anche no. Sicuri che con 100 milioni si possano acquistare tre top player? Difficile. Forse due, ma tre non è così semplice. C'è il precedente illustre della cessione di Zidane al Real Madrid, colpo grazie al quale, Luciano Moggi, portò a Torino giocatori del calibro di Nedved, Buffon e Thuram. Vendere Pogba non è difficile: la parte complicata è acquistare giocatori che ti consentano di migliorare la squadra pur privandosi di un campione come l'ex Manchester. Non sempre le ciambelle vengono col buco e non tutti sono Luciano Moggi. Anzi. Se così fosse, sarebbe anche troppo semplice e ognuno di noi potrebbe fare il direttore sportivo.

Pensiamo però anche a cosa significhi avere in squadra uno come Pogba. Campione attira campioni. Perchè tutti i giocatori sognano di andare a giocare nel Real Madrid o nel Barcellona? Semplice: perchè in quelle squadre ci sono fior fior di campioni. Ergo, se tu trattieni uno come Pogba, significa che pensi in grande, che vuoi ritagliarti uno spazio importante non solo a livello nazionale, bensì a livello europeo e mondiale. Il Polpo può essere l'uomo simbolo della Juve nel mondo: è giovane, ha ancora ampi margini di miglioramento e, se continuerà così, potrà presto ambire a riconoscimenti ambiziosi come ad esempio il Pallone d'Oro. Cosa significa tutto ciò? Significa avere un ritorno d'immagine e quindi commerciale non indifferente. Non scordiamoci che Società come Real e Barça traggono dal merchandising circa il 40% del loro fatturato, mentre la Juve è ferma al 25%. Inoltre, un uomo immagine del genere, è in grado di attrarre nuove sponsorizzazioni creando una visibilità tale da generare un indotto di estrema rilevanza economica. Certo, è chiaro che occorre fare uno sforzo non da poco, anche in termini di ingaggio del calciatore, ma siamo certi che, aguzzando l'ingegno, le soluzioni si possano trovare. Più giocatori di livello si hanno in squadra e più aumentano le possibilità di rimanere stabilmente nel novero delle otto Società più forti d'Europa, con tutto ciò che ne consegue in termini di ricavi dalla partecipazione in Champions, etc, etc. Se la Juve vuole realmente essere protagonista in Europa, deve dotarsi di una rosa qualitativamente importante: se hai in rosa un giocatore come Pogba devi cercare di affiancargli altri campioni. Sarebbe un delitto non provarci.....