MCKENNIE, OPPORTUNA LA PACE

21.06.2024 09:00 di  Massimo Pavan  Twitter:    vedi letture
MCKENNIE, OPPORTUNA LA PACE
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Weston McKennie non vive un buon momento, i tifosi lo hanno preso di mira per ls questione legata ai rallentamenti sulla questione Douglas Luiz, ma non è proprio una bella cosa.

L'americano oggi guadagna 2,5 milioni di euro e dalla Juventus, per il prolungamento non è arrivata una proposta migliorativa ma peggiorativa che il calciatore non ha accettato, ovvio che l'interessato cerchi di fare i propri interessi, considerando che la sua stagione, è stata tra i centrocampisti bianconeri, una delle migliori in assoluto.

Il calciatore ha parlato dal ritiro della sua nazionale, spiegando il momento difficile dopo il prestito al Leeds: "Quando devo dimostrare ancora una volta il mio valore ne traggo beneficio, perché questo mi rende ancora più onesto con me stesso in termini di impegno e concentrazione. Qualcosa scatta. È come una ricetta. Conosco gli ingredienti per realizzarla e poi... 'boom'. So che il sapore sarà buono. Dopo il rientro a Torino, sapevo che sarebbe stato impegnativo, non pensavo così tanto però: non avevo il mio armadietto, non avevo una stanza in albergo, non avevo un parcheggio. Mi sono cambiato negli spogliatoi con i ragazzi dell'Accademia, anche quando nello spogliatoio principale c'erano giocatori che non avevano mai giocato una partita con la Juventus perché erano sempre stati in prestito. E pensavo tra me e me: "Wow, sono stato via solo sei mesi. Torno e vengo trattato così. Non potevo nemmeno avere il mio numero di maglia (14), anche se nessun altro lo aveva preso. Mi sono detto: 'Ok, volete trattarmi così? Vi dimostrerò tutto sul campo. Non sono una persona problematica. Non mi piace creare problemi. Non mi piacciono le situazioni scomode. Non mi piacciono i drammi. Cerco solo di lasciare che il mio calcio, le mie azioni e la mia etica del lavoro mostrino tutto di me. Dopo la tournée estiva Allegri mi ha ripreso in considerazione. Mi ha messo in castigo... quello che mi riesce meglio e che sono più onesto quando abbasso la testa e lavoro. È in quelle circostanze che ho avuto i miei maggiori successi. Ho lasciato lo Schalke e sono andato alla Juventus e nessuno mi conosceva. Tutti dubitavano di me. 'È un club troppo grande, non giocherai mai' dicevano. Ma guardatemi ora. Ho più di 100 partite con i bianconeri. Mi sento bene quando sono con le spalle al muro e tutti dubitano di me. È così che sono diventato il giocatore che sono".

Probabile che il giocatore abbia voluto vivere uno spirito di rivalsa ed ora voglia, in qualche modo rifarsi dopo aver vissuto un momento negativo. Vedremo, sicuramente, sarebbe meglio sotterrare l'ascia di guerra e trovare una soluzione conveniente per tutti. Anche perchè la sua duttilità con Thiago Motta potrebbe essere molto utile.

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