La Stampa - La Juve a Brema per blindare Diego

Il ballo dei 3 milioni. Il brasiliano vuole la buonuscita: «Ma giocherò a Torino». Retromarcia del Bayern: «Ci togliamo da questo circo»
14.05.2009 07:57 di  Francesco Cherchi   vedi letture
Fonte: La Stampa
La Stampa - La Juve a Brema per blindare Diego
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L’ultimo nodo da sciogliere perché Diego arrivi alla Juve ha un numero, il 15, che corrisponde alla percentuale che il brasiliano e il suo clan chiedono sulla cifra del trasferimento: a conti fatti sono circa tre milioni di euro che Blanc non ha alcuna intenzione di accollarsi, ritenendo che tocchi al Werder Brema pagarli, e che il club tedesco stenta a riconoscere anche se pare ci sia un accordo fissato nel 2006, quando il giocatore venne acquistato dal Porto. Insomma Diego e suo padre Djair, che gli fa da manager, chiedono la buonuscita. La prassi non è insolita nel calcio. Del resto il Werder, che lo comprò a 6 milioni e 300 mila euro, in meno di tre anni ha visto quadruplicare il suo valore: la sua cessione vale intorno ai 25 milioni ed è la cifra più alta mai incassata da un club della Bundesliga insieme a quella riconosciuta nel 2007 dal Manchester United al Bayern per il centrocampista Hargreaves. Questo è dunque uno dei «piccoli dettagli mancanti», come l’ha definito il padre del giocatore nella dichiarazione raccolta dal sito brasiliano Globoesporte. Il signor Djair si dice sicuro che nel giro di «3 o 4 giorni risolveremo la questione che va avanti già da una ventina di giorni. Abbiamo tre parti coinvolte: il Werder, la Juventus e Diego che riceverà la percentuale. Sono fiducioso e credo che il trasferimento sarà molto positivo per lui». Sotto il profilo economico lo sarà di sicuro. Oltre ai tre milioni per l’addio, ne incasserà altri 18 nei cinque anni di contratto con la Juve. Ci si può vivere. L’uscita del padre-manager doveva dissipare il sospetto che Diego giocasse su due tavoli: quello della società bianconera, con la quale raggiunse l’accordo la settimana scorsa, e quello del Bayern Monaco. L’edizione on-line della “Bild” aveva accreditato infatti l’ipotesi di un altro contratto firmato con il club bavarese. Invece il Bayern, dopo aver insistito moltissimo con il giocatore nei giorni scorsi, considerandolo il sostituto ideale di Ribery, ha ufficialmente mollato la presa.

«Noi siamo un club serio e ci ritiriamo da questo circo. Quello che è successo negli ultimi tempi ci ha dato sui nervi», ha dichiarato in serata Karl Heinz Rummenigge, il presidente del club tedesco. Una chiusura che suona definitiva. Van Gaal (il quale, dopo aver portato l’Az Alkmaar al successo nel campionato olandese, ha firmato ieri per il Bayern fino al 2011) dovrà cercare un altro fantasista per rimpiazzare il francese avviato al Real Madrid. Senza contare che i bavaresi sono intenzionati a cedere Toni: praticamente a Monaco vogliono rifare l’attacco delle ultime due stagioni. Il tarlo della buonuscita, e di chi la deve pagare, rimane tuttavia un’ombra sull’arrivo di Diego. Al punto che, prima della presa di posizione di Rummenigge, erano rimasti dei dubbi sull’estraneità del Bayern. Mentre il padre dichiarava ai brasiliani che le voci sui bavaresi non avevano alcuna sostanza («Sono il rappresentante ufficiale di mio figlio e dico che non c’è nulla»), il giocatore appariva contradditorio nell’intervista al quotidiano di Brema, il “Kreiszeitung Sykè». «Io ho sistemato tutto con la Juve - ha dichiarato Diego - e l’anno prossimo giocherò a Torino se le due società sono d’accordo. Certo, se il Werder mi dicesse che c’è un’offerta del Bayern e che sarebbe conveniente ascoltarla, lo farei. Credo che entro venerdì (domani, n.d.r.) si farà chiarezza e sarebbe ora di farla». Come succede spesso con i brasiliani la situazione fatica ad arrivare al punto fermo: ogni volta che si pensa di averlo trovato, una frase lo riporta un po’ più in là. Anche per questo ieri Alessio Secco, il ds bianconero, è volato a Brema per chiedere rassicurazioni al clan di Diego. La missione del ds bianconero dovrebbe aver raggiunto lo scopo: nell’incontro con i da Cunha padre e figlio si sarebbero fissate anche le date per le visite mediche che avverranno entro la fine di maggio se Diego (attualmente fermo per infortunio), sarà convocato da Dunga per la Confederation Cup in Sudafrica.