Altro che Ronaldo, Allegri fa la conta degli assenti. Sta nascendo una stella? 

Nasce a Bari il 23.02.1988 e di lì in poi vaga. Laurea in giurisprudenza, titolo di avvocato e dottorato di ricerca: tutto nel cassetto, per scrivere di calcio. Su TuttoMercatoWeb.com
02.04.2019 00:15 di  Ivan Cardia  Twitter:    vedi letture
Altro che Ronaldo, Allegri fa la conta degli assenti. Sta nascendo una stella? 
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Cristiano Ronaldo forse ci sarà. Ad Amsterdam, non certo a Cagliari, ma proclami a parte è indubbio che nella testa della Juventus ci sia soltanto il doppio confronto con l'Ajax. Pretattica o precauzione, Allegri non si sbilancia e spera nel recupero del portoghese, che crede nel rientro rapido anche se da Torino fanno sapere che in realtà non è così semplice. Avere o meno il fenomeno di Funchal, è chiaro, fa la differenza: non serviva il ritorno con l'Atletico per scoprirlo, ne è stato solo una piacevole conferma. Il problema è che si tratta di un giocatore, mentre questa Juve arriva al momento clou della stagione con tanti acciacchi. 

Di tutti gli assenti contro il Cagliari, in realtà, potrebbe pesare quello che meno ci si sarebbe aspettato a inizio stagione: Leonardo Spinazzola. Mandzukic ha la febbre e quella passerà, Dybala è un altro bel punto interrogativo in ottica Ajax: va anche considerato, nel leggere la conta di chi non ci sarà col Cagliari, il momento della stagione. Turno infrasettimanale di un campionato già vinto, contro una squadra reduce da un 3-0 che sa tanto di salvezza: nel dubbio, meglio non rischiare. In altre parole: se l'impegno fosse stato diverso, lo sarebbe stato anche l'elenco dei convocati. Tornando a Spinazzola, invece, il suo stop è una brutta notizia: perché contro il Cagliari poteva guadagnare ulteriore spazio rispetto ad Alex Sandro, e perché è innegabile che in questo momento viva uno stato di forma superiore del brasiliano. Non prendiamoci in giro: a oggi, l'ex Porto vale di più dell'ex Atalanta, in tutti i sensi. Però Spinazzola, con sudore e voglia, si è conquistato un posto al sole. E quando i giocatori sembrano volare bisogna puntare su di loro: un peccato non poterlo fare contro l'Ajax, se come sembra sarà così.

Altro che Ronaldo, dice il titolo: con tante assenze in vista dell'Ajax, le prove generali vanno rimandate. È anche un peccato che dei tre impegni di campionato, quello più affascinante sia l'ultimo in ordine temporale: col Milan è lecito aspettarsi che i pensieri volino all'Olanda, è inevitabile. Per fortuna della Juve, e non solo della Juve, che sta nascendo una stella. Allegri ha giustamente minimizzato l'esplosione di Moise Kean, poi questo ragazzone del 2000 è andato in campo e ha segnato di nuovo. Un impatto impressionante, che ridisegna anche il futuro: i rapporti tra Raiola e la Juve (Nedved, ma non solo) sono ottimi, ma è anche vero che a gennaio l'entourage di Kean aveva dato forti segnali di non gradite il minutaggio praticamente giugno. Ora qualcosa è cambiato e l'intenzione di andare avanti c'è: 2024, con la Juve che intanto blinda il suo nuovo gioiello e poi ci si penserà. E lo stesso Kean sa che da oggi in poi, non fosse altro che per l'interesse mediatico creatosi attorno a lui, sarà sempre più complicato. A una condizione, che poi è la risposta a quella domanda. Sta davvero nascendo una stella? Forse sì, ma di stelle ve ne sono di tanti tipi: quelle che cadono e quelle che durano. A Moise, con qualità ma anche testa, il compito di prendersi il firmamento.