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Parretti (Ag. Da Graca): "Regalo di Natale posticipato, non si deve montare la testa. Lo voleva fortemente l'Inter, ma ha scelto la Juve. Per passione ricorda Vieri, su CR7..."

28.01.2021 15:00 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Parretti (Ag. Da Graca): "Regalo di Natale posticipato, non si deve montare la testa. Lo voleva fortemente l'Inter, ma ha scelto la Juve. Per passione ricorda Vieri, su CR7..."
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© foto di Nicolò Campo/Image Sport

"Sono stato contento dell'esordio di Marco, ma anche per quelli degli altri ragazzi come Fagioli e Di Pardo. Ieri sera era presente in campo molta gioventù, questo fa ben sperare per tutto il nostro movimento calcistico. E' sicuramente uno dei successi della Juventus, i complimenti soprattutto a Paratici e Cherubini che hanno creduto fortemente nello step dell'U23. Credo che il presidente Agnelli sia contento di questo gruppo di lavoro". Pensieri e parole di Giorgio Parretti, agente di Marco Da Graca ed ex preparatore atletico nell'Atalanta e nel Torino di Emiliano Mondonico, che in esclusiva ai microfoni di TuttoJuve.com ha commentato l'esordio in prima squadra del suo assistito e non solo:

Una serata davvero bella, in cui Da Graca non soltanto ha collezionato il suo primo gettone con la Juve. Ma è anche riuscito a sfiorare il gol.

"Era convinto di far gol, non l'ha mica visto Chiesa. E' un bene che non abbia segnato, così non si monta la testa. L'importante è che non si senta ancora un calciatore della Juventus, è il pericolo che abbiamo sempre riscontrato nei giovani. E' stato un regalo di Natale posticipato, Marco era davvero molto emozionato. Non è da tutti esordire con la Juve, in più nei pochi minuti a disposizione si è messo in evidenza. Siamo soddisfatti".

Chi è Cosimo Marco Da Graca?

"Un ragazzo che ha grande voglia di imparare, innamorato del mestiere che svolge. Per la grande passione mi ricorda molto Christian Vieri che ho conosciuto ai tempi del Torino, anche lui amava follemente il calcio. E' ambidestro, tecnicamente forte, abile di piede e di testa. A Marco ho consigliato di rubare il mestiere, non gli capita più di poterlo fare quando sei in squadra con campionissimi del calibro di Ronaldo, Morata e Dybala".

Come ha accolto la notizia di essere aggregato alla prima squadra?

"E' stato sorprendente, perché Marco a differenza dei suoi compagni aveva giocato poco in U23 e in Primavera dove era riuscito comunque a segnare 4 gol in 4 presenze. Ha continuato a lavorare sodo senza mai fermarsi. Si è stupito di come lo hanno accolto, mi racconta che tutti i giocatori della Juventus provano affetto nei suoi confronti. C'è un buon clima e grande umiltà, Ronaldo ad esempio passa molto tempo con i più giovani".

Lui è italo-portoghese, quindi forse ha un po' più di feeling con Ronaldo rispetto agli altri.

"Il nonno paterno è capoverdiano, che è differente dall'esser portoghese. Lui è italiano, siciliano doc per la precisione, eha ereditato la facilità di corsa la coordinazione muscolare spaventosa dalla parte di Capo Verde. Per tanti anni sono stato preparatore atletico, quindi posso affermare questo. Al ragazzo è sempre stato vicino l'altro nonno Cosimo, che a Palermo è una istituzione. Lo ha sempre incoraggiato e spronato a far bene".

A proposito di Palermo, la Juventus lo ha acquistato proprio dal settore giovanile dei rosanero. Ci puoi raccontare come era andata la trattativa?

"Il ragazzo non interessava solo alla Juventus, anche Inter e Roma lo volevano fortemente. I nerazzurri avrebbero fatto carte false per prenderlo. Abbiamo discusso di queste possibilità col ragazzo, che era ancora molto piccolo, e lui ha scelto i bianconeri. Era l'estate dell'arrivo di Cristiano Ronaldo, la Juve lo ha preso nell'operazione Brignoli e lo ha riscattato credendo fortemente in lui. D'accordo con le parti abbiamo stabilito un progetto, un percorso da seguire passo dopo passo. Non è stato facile adattarsi inizialmente ad un'altra realtà, ma ora sta procedendo tutto bene".

Come sarà il suo futuro?

"E' ancora tutto da scrivere, non si può dire con certezza che cosa succederà. Per ora rimarrà alla Juventus, quando lo chiameranno giocherà senza nessun tipo di preclusione dove ci sarà bisogno di lui". 

Si ringrazia Giorgio Parretti per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista