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Massimo Rastelli: "I bianconeri dominatori negli ultimi anni, il Cagliari ha le armi per poter far male. Barella? E' un giocatore da Juve! Su Allegri e la Serie A..."

02.11.2018 18:00 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Massimo Rastelli: "I bianconeri dominatori negli ultimi anni, il Cagliari ha le armi per poter far male. Barella? E' un giocatore da Juve! Su Allegri e la Serie A..."
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

La redazione di Tuttojuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, l'ex calciatore e allenatore del Cagliari dal 2015 al 2017, Massimo Rastelli, per parlare di Juventus-Cagliari e non solo:

Juventus-Cagliari, quali sono le sensazioni e le aspettative della squadra sarda?

"La Juve ha dimostrato negli ultimi sette anni di essere l'assoluta dominatrice in Italia, per cui è inevitabile che parta con i favori del pronostico. Dovrà, però, non abbassare la guardia come successo contro il Genoa ma è consapevole di affrontare una squadra come il Cagliari che è molto ostica e determinata che è in grado di poterle far male".

Quale sono i punti di forza del Cagliari che possono mettere in difficoltà la Juve?

"L'entusiasmo degli ultimi risultati e lo stimolo di affrontare una grande squadra: saranno queste le armi a disposizione del Cagliari per mettere in difficoltà la Juventus. La compagine sarda sta vivendo un bel periodo e penso ci siano tutti i presupposti per assistere ad una bella partita".

Forse il Cagliari guarderà alla sfida che la Juve ha avuto col Genoa, una partita che sembrava esser già decisa ma che invece il secondo tempo ha completamente ribaltato nel pronostico.

"Il Cagliari metterà in preventivo di subire un gol ma dovrà cercare di non subire il secondo, altrimenti la strada sarà completamente in salita. Se la partita dovesse rimanere in equilibrio, l'esito del match potrebbe mutare grazie ad una disattenzione, ad un calcio da fermo o ad una situazione positiva che possa permetterti di pareggiare. Esattamente quello che è accaduto al Genoa nel match di Torino".

Gli osservati speciali per la Juventus si chiamano Barella e Pavoletti? Saranno loro i due più pericolosi?

"Sono quelli più chiacchierati e sulla bocca di tutti, soprattutto Nicolò per il fatto che è andato in Nazionale. Nel complesso, oltre a Pavoletti che ha segnato nelle ultime giornate, ci sono giocatori come Castro, Joao Pedro, Srna, Bradaric, l'ex Padoin. Ognuno, a mio avviso, ha le capacità e i mezzi per trovare la giocata determinante in qualsiasi momento".

Proprio Barella che ha tantissimi occhi addosso, proprio Allegri oggi in conferenza stampa ne ha parlato bene. E in una recente intervista ne hai parlato veramente bene.

"Sì, sottolineavo la grande capacità di recupero tra un match e un altro e dovevo praticamente fermarlo perché voleva fare lo stesso tipo di allenamento dei compagni (sorride ndr). Chi gioca ogni tre giorni deve possedere un motore diverso rispetto agli altri, lui a mio avviso lo possiede. L'esempio che posso fare è quello di Chiellini che, nonostante abbia perso qualcosina negli ultimi anni, possiede ancora una grandissima facilità nel giocare a distanza di pochi giorni".

Quindi, secondo te, merita una grande squadra?

"E' un giocatore da grandi club come la Juventus, questo lo posso dire con certezza. Al di là delle doti tecniche, possiede l'umiltà e l'ambizione di chi vuole arrivare in alto. Chi lo compra a 50 milioni fa un affare? Non so quanto possa esser la sua valutazione e non sta a me stabilirla, ma il futuro acquirente dovrà sapere che potrà ammortizzare il cartellino di Nicolò in quanto ha 22 anni ed enormi margini di crescita. Sicuramente è un acquisto che andrebbe fatto adesso, perché potrebbe esser rivenduto al doppio e non sarebbero soldi spesi a vuoto".

Potrebbe subire il passaggio da una piccola ad una grande squadra?

"Tutti gli ottimi calciatori che erano definiti tali hanno impiegato del tempo a conoscere la Juventus. E in generale penso che potrebbe accadere questo anche a Nicolò. L'ho visto giocare in Nazionale e in quelle due partite mi sembrava un veterano e non un debuttante, poiché si trovava davvero molto a suo agio".

Immagino che siano spiacevoli, ma che ricordi conservi della partita giocata allo "Stadium" lo scorso anno contro la Juve? Il match passò alla storia per il primo episodio segnalato dal Var.

"Sicuramente è entrata negli annali per il primo rigore concesso con l'ausilio del Var (rigore concesso al Cagliari ndr). Ricordo un grandissimo rammarico: giocammo benissimo il primo tempo che concludemmo sotto, se Farias avesse segnato il pareggio penso che sarebbe andata diversamente nella ripresa. Subimmo il 2-0 da Dybala e la partita si complicò tremendamente, e quando vai sotto di due reti contro la Juventus è sempre molto difficile poter recuperare".

E quella Juventus, a differenza di quella che domani affronterà il Cagliari, sembrava più indietro di condizione e di forma.

"Come tutte le grandi squadre all'inizio, sinceramente a noi allenatori piace sempre affrontare le big all'inizio perché siamo consapevoli delle difficoltà che possono incontrare all'inizio. Giocammo il primo tempo senza grandi sbavature, soltanto la grande qualità della Juventus la incanalò sui binari giusti per loro. Pazienza, purtroppo andò così".

Un commento su Allegri: sarà il tecnico del triplete bianconero?

"Allegri ha dimostrato di essere un allenatore dalla spiccata intelligenza capace di trovare il meglio dai grandissimi campioni che allena. Ha enormi meriti per gli ultimi risultati conseguiti dalla Juventus. Non posso che parlarne bene, per questo gli auguro che possa togliersi ogni soddisfazione sotto il punto di vista dei risultati".

Però qualcuno ne parla soltanto come un ottimo gestore. Condividi questa idea?

"No, trovo riduttivo che lo si ricordi solo per questa peculiarità. E' un allenatore bravo nel saper preparare le partite, che offre idee di gioco interessanti alla Juventus e che eccelle anche nella gestione della rosa. In questi anni è stato molto bravo a non guardare il nome, ha sempre fatto giocare chi stava meglio e questo ha permesso a tutti di poter dare il proprio contributo in ogni momento della stagione".

Come vedi il campionato italiano? La Juventus, ad oggi, sembra avere una grande marcia in più rispetto a tutte le rivali.

"In questo momento, Inter e Napoli sono le squadre più vicine alla Juventus. L'Inter, nonostante la falsa partenza, ha trovato una sua continuità e il Napoli, seppur con una filosofia di gioco differente, ha continuato a conseguire risultati importanti. La Juve è un gradino superiore a tutte le altre, le rivali dovranno esser brave ad approfittare di un eventuale calo dei bianconeri nel caso in cui dovessero perder dei punti. Per il resto, a parte le ultime quattro o cinque, c'è un grandissimo equilibrio e per me questo è un innalzamento verso l'alto".

L'innalzamento verso l'alto, forse, è dato dall'acquisto di CR7 da parte della Juventus.

"Sì, tanti lo hanno inteso come uno stimolo e l'arrivo di Ronaldo in Italia può portare anche altri grandi calciatori a venire nel belpaese perché il campionato è così più competitivo. La Serie A, sicuramente, ha un livello più alto rispetto alle ultime stagioni".

Si ringrazia Massimo Rastelli per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.