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Donadoni su Chiellini: "A Livorno intravidi le doti da centrale, Giorgio in condizione non ha nulla da invidiare a nessuno. Juve? Non farà da comprimaria"

16.06.2021 11:30 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Donadoni su Chiellini: "A Livorno intravidi le doti da centrale, Giorgio in condizione non ha nulla da invidiare a nessuno. Juve? Non farà da comprimaria"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

"Indubbiamente la partita di stasera è fondamentale per il cammino azzurro, la squadra è partita forte e vorrà provare a fare un buon risultato con lo Svizzera. Una vittoria potrebbe regalare gli ottavi, mi auguro accadrà questo". Pensieri e parole di Roberto Donadoni, ex ct dell'Italia campione del mondo nel biennio 2006-2008, che ai nostri microfoni ha parlato approfonditamente di Giorgio Chiellini e non solo:

L'entusiasmo dei tifosi è davvero molto alto dopo la prima partita di Roma. L'Italia può essere, a suo avviso, da prime quattro?

"E' un po' difficile dirlo oggi, l'inizio come dicevo è stato più che ottimo. Una volta superato il girone si potrà definire meglio quale sarà il percorso, per quel che ho visto ora chi ha dimostrato qualcosa in più è proprio la nostra nazionale".

Uno dei leader della nostra nazionale è Giorgio Chiellini, che è stato suo calciatore in nazionale e a Livorno. Che cosa pensa di lui?

"Giorgio è fondamentale per questa squadra e mi aspetto che sarà protagonista in questo Europeo. Credo non si ponga più obiettivi lontani, ma cerchi di vivere il quotidiano e il momento nel modo migliore. Il suo intento è quello di cercare di ottenere il massimo che è nelle sue possibilità".

Se lo aspetta ancora protagonista, dunque, nella Juventus?

"Nel momento in cui la Juve e Giorgio decideranno di fare questo passo, è perché vorrà ancora protagonista. Quindi sì".

Oggi lo ritiene il più forte difensore in circolazione? Anche se la carta di identità inizia a pesare sempre più.

"In condizioni fisiche ottimali, Giorgio è un giocatore che non ha nulla da invidiare a nessuno".

Ha conosciuto il giovanissimo Giorgio a Livorno, che cosa l'aveva sempre più impressionato di lui?

"Al di là della capacità tecnica, Giorgio è sempre stato un ragazzo intelligente. Mi ha sempre colpito per questa qualità. Già allora era un ragazzo che aveva motivazioni forti, voleva emergere, non si risparmiava mai ed era sempre disponibile. Inizialmente giocava da terzino per la sua spinta ed esuberanza, ma le sue caratteristiche erano più da centrale. Anche io l'ho poi schierato come difensore puro".

Parlando di campionato, a suo avviso la Juve può ambire nuovamente allo scettro d'Italia con il ritorno di Allegri?

"Credo che non farà da comprimaria, anche se il suo dominio non è più marcato come negli anni scorsi. Partirà per vincere il campionato, ma la concorrenza è aumentata ed è più agguerrita che mai".

Si ringrazia Roberto Donadoni per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.