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Beniamino Vignola: "Bentegodi campo ostico, impressione è che abbiano un po' mollato. Allegri? Posto Champions potrebbe equivalere a vincer qualcosa"

15.02.2024 11:30 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Beniamino Vignola: "Bentegodi campo ostico, impressione è che abbiano un po' mollato. Allegri? Posto Champions potrebbe equivalere a vincer qualcosa"
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"Sarà una partita un po' delicata, anche perché il Bentegodi è sempre stato un po' ostico per la Juventus. Il momento dei bianconeri non è dei migliori, potrebbe essere una buona occasione per gli scaligeri. Il pari arrivato a Monza dimostra che la squadra è in buona salute". Pensieri e parole di Beniamino Vignola, doppio ex di Juventus e Verona, che in esclusiva ai microfoni di TuttoJuve.com ha espresso la sua opinione in merito al match di domani sera e non solo:

E' un momento che può capitare, passeggero o che lascerà strascichi?

"Momenti così possono sempre capitare in una stagione, purtroppo succede nel clou della stagione e questo è stato un vero peccato. La Juventus poteva restare attaccata all'Inter, anche per via della Champions alle porte che gli avrebbe tolto sicuramente delle energie preziose. I nerazzurri sono leggermente superiori, non vedo tutta questa differenza con la mia Juve. Ci siamo un po' allontanati dalla vetta e qualche giocatore come Chiesa/Rabiot/Alex Sandro sono giù di tono. Forse stanno un po' pagando dazio, mi auguro si riprendano il più presto possibile".

Juve come Icaro? Ha toccato il sole e poi è precipitata schiantandosi al suolo?

"Il mister ha sempre cercato di spegnere l'incendio, affermando che l'obiettivo è sempre stato il biglietto per la Champions. Però ci credevano, ma l'Inter ha dimostrato una forza fisica e mentale tale da far paura a tutti. La sconfitta di Milano ha attenuato quelle che erano le prospettive di questa squadra, perché le ambizioni di vittoria potevano essere davvero grandi. Ho sempre detto che la squadra è buona, poi senza coppe l'annata poteva esser positiva".

I tifosi hanno rimproverato la Juventus di un atteggiamento troppo rinunciatario nelle ultime due partite. Sei d'accordo?

"L'impressione è stata, nell'ultima partita con l'Udinese, che abbiano un po' mollato dal punto di vista mentale. Ma questa è l'impressione che si vede dall'esterno, sicuramente le considerazioni all'interno le mura della Continassa saranno altre. Nella ripresa del match di lunedì non abbiamo visto un vero e proprio tiro in porta, questo è ciò che è più andato agli occhi e non è accettabile per una squadra in lotta per il titolo. Auguriamoci in più passi falsi dell'Inter e in un gioco ritrovato da parte della Juve".

Credi che il ritorno di Vlahovic sia una spinta in più per questa squadra?

"Aveva dato dei segnali positivi dal punto di vista della realizzazione, è stato molto importante in quanto i suoi gol hanno permesso di ottenere dei punti preziosi. Gli attaccanti nerazzurri lì davanti non sbagliano un colpo, questa ovviamente è una delle ragioni per cui sono primi. L'attacco della Juve non è' secondo a nessuno in Italia, ma i suoi interpreti ultimamente non stanno rendendo secondo il loro potenziale".

E il Verona, dicevi, che non ha affatto sfigurato a Monza.

"Nemmeno a Napoli, se vogliamo essere più precisi. A gennaio sono andati via quasi tutti e i giocatori non parlano ancora la stessa lingua, per questo il lavoro di mister Baroni è ancora più arduo. Ma in queste due partite si sono fatti valere, poi qui non avranno più nulla da perdere e giocare contro la Juventus è sempre molto esaltante dal punto di vista dell'immagine. Non bisognerà perdere terreno, altrimenti è un attimo esser risucchiati nuovamente nella bagarre Champions: il Milan ha ripreso a fare punti seriamente, l'Atalanta è molto pericolosa e le altre sono sempre molto temibili".

Cinque anni fa parlavamo della possibile permanenza di Allegri sulla panchina della Juventus. E oggi siamo tornati nuovamente a questo punto. Che ne pensi, ora?

"La stagione scorsa è stata quella in cui ha rinsaldato la sua posizione nella Juve, in un'annata in cui è riuscito a tenere la barra dritta in mezzo a tutte quelle intemperie. Ed è riuscito, oltre che a tener unita la squadra, a fare un campionato in un mare in tempesta. Anni prima, invece, dissi che la sua posizione doveva esser valutata in base ai risultati. Ritenevo utile che la Juve potesse valutare un allenatore giovane in grado di far riaprire il ciclo. E sarà molto importante quali risultati otterrà da qui alla fine. Lui è da molti anni in questa società, ho vissuto l'epoca di Trapattoni e sembrava impossibile potesse andar via. Il club è in una fase di ricostruzione".

Se Allegri non dovesse vincer nulla a fine anno, al contrario di Trapattoni e Lippi che riuscirono comunque a portare a casa qualcosa, valuteresti un suo allontanamento?

"Il vincere qualcosa sembrava, per le prospettive iniziali, la qualificazione in Champions. Poi è chiaro, tutti abbiamo creduto nel sogno scudetto visto il distacco dall'Inter per lungo periodo. Sappiamo che alla Juventus conta poco l'arrivare in Europa, ma quest'anno potrebbe essere un risultato importante. Bisognerà valutare successivamente i programmi e il mercato che si potrà fare l'estate prossima, in modo così da capire dove si potrà arrivare".

Si ringrazia Beniamino Vignola per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.