Repubblica - Prezzi da impazzire così il calcio italiano diventa bene di lusso. Tifosi Juve protesta e disertano il Meazza

09.11.2018 09:20 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Repubblica - Prezzi da impazzire così il calcio italiano diventa bene di lusso. Tifosi Juve protesta e disertano il Meazza
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

La Repubblica  pone l'attenzione sull'aumento dei prezzi dei biglietti: "Prezzi da impazzire, così il calcio italiano diventa bene di lusso", titola il quotidiano. Il caso. Dopo i record in Champions per San Siro e l’Allianz Stadium, servono 76 euro per vedere Milan-Juve in piccionaia. Protestano i tifosi, ma non tutti. Emanuele Gamba scrive: "Abbiamo stadi sempre molto vecchi (con tre sole eccezioni), leggermente più pieni e soprattutto assai più costosi: è, anche, l’effetto Ronaldo. Nel giro di un paio di giorni sono stati stabiliti il record assoluto di incasso per il calcio italiano, con i 5.919.864 euro spesi dai 73.428 spettatori di Inter-Barcellona, e quello dello Juventus Stadium, che nella notte della vittoria del Manchester ha guadagnato quanto mai prima (4.194.190 euro) sfondando un muro che si pensava invalicabile, quello dei 100 euro di prezzo medio del biglietto.

In realtà la Juve rivendica anche cifre superiori, perché nel computo non vengono inclusi i proventi della cosiddetta hospitality (che l’Inter ha invece calcolato), grosso modo altri 800mila euro che porterebbero l’incasso a sfiorare i 5 milioni (...) «La gente paga volentieri se spettacolo e servizio sono di alto livello» dicono alla Juve, che non conosce crisi di frequentatori. L’aumento dei prezzi è irresistibile, eppure la gente sembra accettarlo e quasi incoraggiarlo, pur con rare eccezioni. In questi giorni sono sul piede di guerra proprio i tifosi più “pelati” della Serie A, gli juventini, in polemica con il Milan che in vista della sfida di dopodomani ha fissato a 76 euro il costo dei biglietti del terzo anello verde, una piccionaia dalla visuale infelice. Gli ultrà al Meazza non andranno per protesta e in effetti la prevendita in quel settore sta procedendo assai a rilento, mentre il resto di San Siro è esaurito. «Ci taglieggiano», protestano i bianconeri (...)"