Braida su Fagioli: "Tutti possono cadere, l'importante è rialzarsi. A tratti mi ricorda Pirlo.."

11.06.2024 15:00 di  Marta Salmoiraghi  Twitter:    vedi letture
Braida su Fagioli: "Tutti possono cadere, l'importante è rialzarsi. A tratti mi ricorda Pirlo.."
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© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews

Ariedo Braida, ex dirigente di Milan e Barcellona, ha rilasciato un'intervista ai microfoni di TMW in cui ha parlato anche di Nicolò Fagioli e della somiglianza con due giocatori che ha conosciuto bene.

Ecco un estratto delle sue dichiarazioni: 

Ariedo Braida, perché nel 2021 puntò su un giovanissimo Fagioli?
"Il mio allenatore era Pecchia, lo conosceva, l'aveva già allenato e mi sono fidato. Il calcio non è tutto algoritmi: ci sono anche le intuizioni, le amicizie".

La sua convocazione non è figlia della meritocrazia
"Ma il calcio non è solo algoritmi, 2+2 a volte fa sei nel nostro mondo. Quella di Fagioli è una intuizione figlia di altri ragionamenti. Un calciatore deve colpire al cuore, ha valori tecnici e sportivi, ma anche umani. Se noi abbiamo un uomo vero abbiamo anche un calciatore vero".

E lui è diventato un uomo vero dopo quanto gli è accaduto?
"Glielo auguro. Gli auguro soprattutto di vivere una vita serena, perché poi il calcio a volte è solo uno stimolo alla vita. Chi è nel nostro mondo deve capire qual è il contesto: siamo estremamente fortunati e questa fortuna non la dobbiamo sciupare. Queste esperienze difficili ti aiutano a crescere, ti fortificano la mente e il cuore. Si fortifica la persona, migliora l'individuo. Perché tutti nella vita possono cadere, ma l'importante è rialzarsi nel modo giusto".

Chi le ricorda?
"Per certi versi ricorda Pirlo, vede calcio vicino e lontano. Forse però ancora di più Albertini: ci somiglia davvero molto. In quel ruolo è importante saper giocare nello stretto, sapere quando la palla va data e quando va tenuta. Oggi il calcio va veloce, vince chi riesce a giocare coi giusti tempi di gioco."