L'importanza di Cuadrado: strappi e fiammate non solo a gara in corso

21.10.2016 07:30 di  Marco Spadavecchia   vedi letture
L'importanza di Cuadrado: strappi e fiammate non solo a gara in corso
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© foto di Federico De Luca

Provvidenziale, come pochi. Juan Cuadrado è certamente l'uomo in più di Max Allegri e di questa Juventus. Venuto e tornato dal Chelsea, da quando è bianconero "la Vespa" ha saputo pungere sia dall'inizio sia - soprattutto - a gara in corso. (Quasi) mai sopra le righe - eccezion fatta per la fuga pre-Cagliari, dai cui è prontamente tornato ai soliti ranghi - il colombiano con le sue serpentine ha sempre garantito al tecnico livornese una buona riserva di qualità e soluzioni offensive. Il primo guizzo da registrare è senza dubbio quello che ha avviato la rimonta-scudetto dal punto più basso della recente storia bianconera: il 31 ottobre dello scorso anno, con quel suo gol di fondoschiena (letteralmente) in extremis nel derby di Torino. Poi altre quattro reti, tutte giocando dal primo minuto, tra Fiorentina, Frosinone e Palermo, con in mezzo il sigillo all'Allianz Arena che per poco non chiudeva un'altra rimonta rocambolesca contro il Bayern. Infine l'ultimo gol, quello a Lione, pesantissimo, nato da un solito velenoso strappo dei suoi, da cui Cuadrado ha poi sganciato in appendice una bomba.

Insospettabile, come la sua duttilità in mezzo al campo, in grado di renderlo abile e arruolabile a centrocampo come in avanti, utilissima arma tattica per cambiare modulo una volta buttato nella mischia. E non solo sulla sua solita corsia, la destra. Lui, sempre a disposizione, cercherà di brillare dove non è riuscito finora, nella continuità. Allegri, invece, proverà a dargli più spazio magari a partire proprio dalla gara contro i rossoneri di sabato sera, in una formazione in cui il colombiano si giocherà un posto nell'affollatissimo reparto con Alves e Lichtsteiner. Perché, anche con il Diavolo, una sua fiammata potrebbe essere fatale.