Cambio modulo, con Marchisio si può: Khedira e il Principino nel 4-2-3-1

13.10.2016 07:30 di  Marco Spadavecchia   vedi letture
Cambio modulo, con Marchisio si può: Khedira e il Principino nel 4-2-3-1
TuttoJuve.com
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Un'amichevole, un gol: l'imput destinato a Max Allegri, auspicato da ​Claudio Marchisio appena 10 giorni fa, non poteva essere migliore. Due belle notizie che certamente avvicinano la prima convocazione post-infortunio del Principino. Il duro mese di lavoro a Vinovo e la ferma volontà di tornare già "dopo la sosta", poi, potrebbero fare il resto nel convincere il tecnico livornese a inserire il centrocampista già tra i convocati per la gara casalinga con i friulani (sabato 20.45), mettendo fine al lungo stop cominciato quello sciagurato 17 aprile contro il Palermo allo Stadium. Quando la rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro infranse anche le speranze del numero 8 bianconero di giocarsi l'Europeo francese con la maglia azzurra.

SENSAZIONI UNICHE - Il campo (al netto della Pro Settimo Eureka, formazione torinese di serie D) gli mancava da 180 giorni. E ieri, dopo le tante partitelle con la squadra, Marchisio ha riassaporato vecchie sensazioni che danno del tu a un ritmo partita sospirato da mesi. "Una faccia stanca ma felice. Altra giornata di allenamento piena di emozioni, giocando una partita dove mi ha fatto provare, di nuovo, sensazioni uniche!" ha postato il ragazzo di Andezeno in serata dopo il test giocato a ranghi misti con la Primavera (terminato 3-0, in rete anche Evra e il giovane Kean). 

ASPETTANDO IL PRINCIPINO - Marchisio è mancato alla Juventus e la nostalgia è stata reciproca. Aspettandolo, Beppe Marotta ha cercato un suo sostituto fino al gong del mercato estivo, provando (invano) con Matuidi e Witsel. E il successivo il casting di Allegri per la regia non ha mai davvero convinto: né Hernanes Lemina (né tantomeno Pjanic) vestono al meglio i panni del playmaker basso ideale per l'attuale centrocampo bianconero. Oltre a far quadrare il centrocampo nel 3-5-2, il pieno recupero del Principino e il ritorno di Sturaro, già in campo con l'Empoli, offrirebbero al mister toscano la possibilità di passare (e in un certo senso di tornare) a sistemi di gioco più in voga tra le grandi d'Europa.

PROVE DI 4-2-3-1? - Provata molto in allenamento, la soluzione con due mediani davanti a una difesa a quattro si è vista in campo contro la Dinamo a Zagabria. A match virtualmente chiuso, sul 3-0, Hernanes e Kherdira hanno agito dietro tre "trequartisti", con Pjaca sulla sinistra, Dybala in mezzo e Cuadrado a destra dietro l'unica punta Higuain. Marchisio sarebbe il partner ideale del tedesco (o di Hernanes) e in quel tris avanzato la Joya bilancerebbe la compagnia di due centrocampisti tra Pjanic, il colombiano, Lemina, Sandro (o Sturaro), aspettando il rientro del giovane croato (e di Asamoah) o puntando sulla qualità e la vena realizzativa di Khedira. La scelta della coppia di centrali difensivi consentirebbe inoltre un più morbido avvicendamento degli acciaccati Chiellini e Benatia, in attesa di Rugani. In avanti il Pipita e Mandzukic si giocherebbero così l'ultimo posto a disposizione. Al momento, il lungo tour de force che attende la Juventus (7 partite in 22 giorni, con in mezzo Milan, Napoli e le due contro il Lione) impone una certa cautela, ma nel futuro prossimo non è affatto escluso che la squadra cominci a cambiare pelle, magari a gara in corso. Certamente con un Marchisio in più.