CHAPEAU!

01.08.2014 08:30 di  Massimo Pavan  Twitter:    vedi letture
CHAPEAU!

In Inghilterra lo adoravano e i tifosi dello United lo rimpiangono, in Italia, quelli della Juventus non ci metteranno molto tempo a considerarlo, si spera, un ottimo acquisto. Patrice Evra, nel frattempo si presenta e lo fa con il piglio di chi non ha nulla da dimostrare, avendo vinto tutto, ma anche di chi ha una tremenda voglia di vincere e soprattutto di essere protagonista anche in Italia dopo aver fatto la storia dello United con 273 partite e 7 reti. 

In conferenza i tifosi bianconeri hanno potuto apprezzare la pacatezza del francese ma anche la classe nel rispondere alle diverse domande, dal razzismo a tutto il resto. 

Se sul razzismo ha commentato brevemente: "l razzismo è difficile da combattere, io ho già avuto qualche problema. Per me il razzismo è un po' ignoranza, io non mi fermo su questo, sono un umano, non sono nero, non sono bianco, non sono giallo, sono un essere umano. Io sono un uomo felice, poi se c'è della gente che vive ancora col razzismo, non è un mio problema".

Sul resto è stato chiarissimo, con poche parole, dirette che rappresentano in un certo senso la mentalità vincente della Juventus: "La Juventus rappresenta veramente la cultura di vincere tutte le partite. Per me vincere tutte le partite non è una pressione, è una cosa normale. Se non sei pronto ad accettare le critiche, perchè non vinci, penso che non hai niente da fare in un club come la Juventus. Io ho questa cultura, l'ho fatto al Manchester e voglio farlo alla Juventus a tutti i costi".

Infine, Evra ha in mente chiaramente su chi deve puntare la Juventus, il suo amico Carlitos Tevez: "Sì, penso che Carlitos sia un guerriero, mi ricordo quando è andato via dal Manchester per il City, mi faceva veramente effetto vederlo con un'altra maglia. Ma alla fine quando ho visto quello che stava facendo con la Juve, sono stato molto felice per lui, perchè non solo sul campo, ma anche fuori dal campo siamo dei grandi amici. E' un campione, e' uno che ha sempre fame e diciamo che quando la squadra sta un po' dormendo lui la può svegliare".

Poche parole quelle di Evra, ma chiare, nette, vittoria la parola più ricorrente, quella che piaceva tanto a Conte, quella che gli avrà detto al telefono anche Mister Allegri. 

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