Juve, il tuo mercato è in Serie A

Modello squadre europee, investimenti interni
27.05.2013 17:30 di  Angelo Bruno   vedi letture
Juve, il tuo mercato è in Serie A

Come tutte le grandi squadre, la Juventus ha grande fascino sui calciatori che militano in Serie A e in campionati esteri. Tuttavia, nella nuova evoluzione del mercato - e del ranking - gli affari internazionali sono diventati difficilissimi per qualsiasi squadra, anche per quell’Inter del Triplete che, come poi hanno dimostrato i fatti, non meritava più considerazione di quel poco che ha ottenuto.
L’Era Marotta dimostra che la Juve in Italia padroneggia ancora, soprattutto con le piccole. Le contropartite sono tante e tutte valide, nelle comproprietà la squadra bianconera domina e vanta nomi piuttosto appetibili. Proprio per questo, Marotta, Paratici e Conte dovrebbero guardare solo a quanto propone il calcio italiano, evitando le spese folli a cui sono abituati in Spagna, Germania e Inghilterra.
Su tutti, la Juve potrebbe facilmente mettere le mani su Bonaventura, Poli e l’uomo derby Lulic, senza contare Diakite già in orbita bianconera da diverso tempo.

Gli affari vanno da costo zero a qualche milione, con spese tranquillamente ammortizzabili tramite contropartite giovani.
Il nome caldo è certamente Jovetic, e la scelta non è affatto casuale: di attaccanti giovani e bravi ne è pieno il calcio mercato, ma i dirigenti juventini si concentrano sul montenegrino proprio grazie al favore della storia.
Higuain è appetibile, ma una soluzione interna sarebbe più che vantaggiosa sotto tutti i punti di vista.
Dobbiamo cominciare ad abbattere quel pregiudizio che i tifosi italiani cominciano ad avere contro i calciatori militanti in Serie A, che vede gli stranieri più forti dei nostri, a prescindere. Lo ha dimostrato il club bianconero riprendendo Barzagli, schierando Bonucci e facendo crescere Marchisio in un ruolo delicatissimo del centrocampo.
Certo, dovesse capitare un altro Vidal a 10,5mln lo accoglieremmo a braccia aperte.
Gli ultimi anni di calciomercato dimostrano che le grandi hanno investito nel campionato d'appartenenza. Chi ha buttato soldi altrove - come Real Madrid e Manchester City - ha vinto a corrente alternata e senza spazio di continuità. Per costruire una grande squadra è necessario costruire un grande spirito di appartenenza alla maglia, e dunque bisogna apprezzare l'ambiente in cui si gioca.
Ecco perchè non c'è spazio per chi soffre di mal di pancia ogni 6 mesi.