Il Pagellone di Criscitiello: "Nessuno come la Juve, il suo mercato può essere da 10"

31.08.2016 07:15 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Il Pagellone di Criscitiello: "Nessuno come la Juve, il suo mercato può essere da 10"
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© foto di Federico De Luca

Puntuale alla chiusura di ogni sessione di calciomercato, ecco il temutissimo Pagellone di Michele Criscitiello, dalle colonne di Tuttomercatoweb. Ecco i giudizi del direttore di Sportitalia e Tmw:
 

Ora possiamo dirlo: è stata una bella estate, piena di colpi di scena, e mai ci saremmo aspettati un mercato così effervescente. Innanzitutto scusate il ritard,o ma il Pagellone di fine mercato è un rito. Ho posticipato l'editoriale di 48 ore perché due giorni fa sarebbe stato prematuro e lunedì prossimo sarebbe stato già vecchio. Onore e merito alla Juventus per aver dato spettacolo in sede di trattative, anche se manca la ciliegina. Vediamo se arriverà da qui alle 23:00. L'ultimo giorno di mercato è sempre il più bello; per noi che lo raccontiamo e per voi che lo vivrete da casa. Avrete notizie ogni minuto su Tuttomercatoweb e in televisione su Sportitalia, dalle 11 alle 24 con la maratona no stop (canale 60 del digitale e 225 di Sky).
Passiamo alle pagelle, ovviamente sensibili di variazione in caso di colpi fatti o mancati nelle ultime 24 ore. Parlare prima è sempre complicato, ma parlare dopo è per tutti. Proviamo a fare un'analisi lucida di questi tre mesi di mercato.

Atalanta Voto 4,5
Con la tifoseria che ha la Dea sarebbe ora di decidere quando diventare grande. Invece, la famiglia Percassi continua a vivacchiare nell'anonimato di una mediocre serie A. Prendere Gasperini è stato un azzardo; non perché non sia bravo, ma perché ha una filosofia estrema di fare calcio. Con i difensori che si ritrova diventa complicato avere sempre l'uno contro uno con l'avversario. L'acquisto di Paloschi è troppo poco per pensare di fare il salto di qualità, errato considerare Pinilla una terza scelta e le situazioni Sportiello e Gomez andavano gestite meglio. Risolto il caso Stendardo in colpevole ritardo. Non è proprio il massimo per un club così prestigioso. L'arrivo di Sartori, finora, non ha portato a nulla e i tempi di Pierpaolo Marino sembrano troppo lontani. Non dovrebbe avere problemi a conservare la categoria.

Bologna Voto 5
Troppi obiettivi non raggiunti e poca fermezza sul mercato. L'operato del Bologna lascia a desiderare soprattutto nelle modalità. Vittima del caso Diawara, servivano maggior polso e personalità. Arrivano Dzemaili, Vassallo e Verdi ma la squadra aveva bisogno di altro. Si salverà per inferiorità altrui più che per meriti propri. Bigon si conferma un miracolato dal sistema. Bigon in A, con Perinetti e Lo Monaco in C capite che qualcosa non torna.

Cagliari Voto 6
Al ritorno in serie A non ha voluto commettere gli errori del passato. Capozucca ha lavorato bene andando sull'usato sicuro con Borriello, Isla e Bruno Alves. Manca qualcosa a centrocampo e soprattutto non sembra esserci immutata sintonia tra club e Rastelli. Non vorremmo che al primo soffio di vento cascassero i rami. Squadra forte e competitiva, ma sarebbe servita qualche giovane scommessa di prospettiva per creare anche un futuro al Cagliari.

Chievo Verona Voto 6,5
Il ritorno di Sorrentino, l'arrivo di Ammari, il prestito di Parigini e gli arrivi di De Guzman e Bastien. Senza dimenticare le tante conferme. Nember ha lavorato benissimo in questa estate, pensando anche al futuro del Chievo Verona. Basi solide e mercato senza strafare. Per fortuna l'idea Balotelli resta un'idea. Nember si conferma giovane e preparato. Bravissimo anche nella gestione della conferma di Maran, quando il tecnico strizzò l'occhio all'Atalanta.

Crotone Voto 4,5
La società si è fatta trovare impreparata al grande salto. Senza stadio e con poche idee su un mercato, finora, sconosciuto. La serie A ha colto di sorpresa anche il bravissimo Ursino. Poche idee e risorse per provare a conservare la categoria. Rosi, Tonev e Ceccherini. Troppo poco per poter pensare di mettere, in serie A, sotto almeno tre squadre.

Empoli Voto 5
Questa volta più che una scommessa, l'Empoli sembra un azzardo. La salvezza sarà molto complicata da raggiungere ma serve un miracolo come accaduto negli ultimi anni. Martuscello è una scommessa in panchina e avrebbe meritato rinforzi di altro spessore. Positivo l'arrivo in difesa di Bellusci ma Gilardino e Marilungo convincono poco. Per età l'uno, per i troppi infortuni negli ultimi anni l'altro. Campionato pericoloso, ad alto rischio.

Fiorentina Voto 6,5
Ancora una volta il Corvo si conferma bancomat per le società. Prende soldi da altri club e ripulisce la società di vecchi debiti. Vende 29 calciatori su 31 e fa cassa pesante con Alonso al penultimo giorno di mercato. In entrata si muove bene, spendendo poco e facendo tante scommesse. Rifiuta proposte importanti da Napoli (Kalinic) e Roma (Borja Valero); resiste agli attacchi e compra grazie ad un'ottima conoscenza del calcio internazionale. Squadra forte, ma difficilmente potrà arrivare a ridosso delle primissime.

Genoa Voto 6
Un colpo per il futuro: Simeone. Uno in famiglia: Veloso. Uno per la sostanza: Ocampos. Il Genoa ha svolto un ottimo mercato e potrà far divertire i suoi tifosi. Juric per Gasperini è stata una mossa intelligente e di prospettiva. Mercato oculato e saggio. Vedremo se riuscirà a trattenere Pavoletti in queste ultime ore di mercato e soprattutto se riuscirà a completare l'acquisto di Hernanes che farebbe alzare di mezzo punto la valutazione complessiva.

Inter Voto 7
Meriterebbe 4 per la gestione Mancini e 5 per aver scelto De Boer in panchina. Non è il mercato di Ausilio ma il mercato dei consulenti e degli amici degli amici di Suning. Ausilio è rimasto nel tritacarne tra Mancini, Thohir e Suning e ha perso la bussola troppo presto. Peccato perché è uno dei più grandi dirigenti italiani, persona educata e perbene. Gabigol è un colpo da novanta e, nonostante, la volpe dica che l'uva è acerba, sul brasiliano c'era mezza Europa. Bravissima l'Inter con Kia a strapparlo nella notte tra il 29 e 30 luglio scorso. Joao Mario altro rinforzo di spessore, anche se strapagato. L'Inter i calciatori, adesso, li ha. Mancano un allenatore e una organizzazione societaria.

Juventus Voto 9 (10 con Witsel e Cuadrado)
Nessuno come la Juventus. Acquista con intelligenza (Pjaca) e con furbizia (Alves + Benatia). Acquista anche di prepotenza, portando a Torino Higuain e Pjanic indebolendo le uniche pseudo dirette concorrenti. La cessione di Pogba è un capolavoro economico e andava fatta senza se e senza ma. In Europa Allegri ha una squadra forte ma anche la più vecchia delle big europee. Il prossimo anno bisognerà ringiovanire la rosa e soprattutto la difesa guardando al futuro. Per arrivare a 10 manca un grande centrocampista, ma in effetti la strada per l'arrivo di Witsel è spianata così come quella per Cuadrado. Ci sarà tempo fino alle 23:00 di oggi. Vedremo. Nonostante tutti dicano che Gabigol non era un obiettivo, la Juventus ha fallito l'assalto al brasiliano. Unica cosa da rivedere nel mercato della Juve: gli intermediari sudamericani che troppo spesso fanno arrivare Marotta secondo sulle trattative.

Lazio Voto 6
Immobile e Lukaku due ottimi acquisti, ma l'estate laziale paga la pagliacciata di Bielsa e di Inzaghi richiamato dopo aver già chiuso alla Salernitana. La squadra è competitiva e potrà togliersi delle soddisfazioni, ma per tornare a grandi livelli serve altro. La gestione di Keita grida vendetta.

Milan Voto 4,5
Finiti i soldi sono finite le idee. Milan allo sbando come l'ultimo mercato. Vedremo se ci saranno i colpi del condor nelle ultime ore, tuttavia Galliani si conferma un grande stratega e uomo d'affari ma poco conoscitore di calciatori. E dopo 30 anni diventa un problema. Via Braida e finiti i soldi di Berlusconi, il motore si è spento. Montella rischia di restare bruciato dal passaggio di consegne. Mercato senza né capo né coda. Suso, uomo di maggiore qualità, messo sempre in discussione in passato, ne è la conferma.

Napoli Voto 6,5
Questa volta Giuntoli non ci ha convinti del tutto. Un po' di confusione nel mercato del Napoli e qualche ritardo di troppo nei contratti da prolungare. Giuntoli paga la confusione di De Laurentiis ed è costretto a cambiare il suo modus operandi. Grassi torna a Bergamo già bruciato dagli azzurri. Dalla vicenda Higuain la società è uscita a pezzi, non per la cessione ma per la gestione dell'addio dell'argentino. Per non parlare di Gabbiadini sempre in discussione. Mai una linea comune. Sarri lo vuole mandar via, Giuntoli e De Laurentiis no. Vedremo cosa accadrà nelle ultime ore. Ottimo l'acquisto di Milik, ottimo anche il colpo Rog così come Diawara in prospettiva a conferma della grande visione del direttore sportivo azzurro. Lo abbiamo detto subito e non dopo la gara di sabato scorso con il Milan.

Palermo Voto 4,5
Società senza futuro e, forse, senza presente. Se Zamparini non vende, il Palermo non avrà mai una prospettiva seria. L'arrivo di Foschi, l'addio e l'arrivo di Faggiano hanno dimostrato, ancora una volta, che Zamparini ha perso la lucidità che dovrebbe avere un Presidente di serie A. Come all'Inter, ci sono troppi consulenti. Ballardini lo sa bene che qualcuno aspetta solo due sconfitte di fila per rispedirlo in Romagna. Mercato anonimo e squadra mediocre.

Pescara Voto 6,5
Chiariamoci: per salvarsi servono mille fattori e devi essere anche bravo e fortunato. Il mercato è solo una parte della stagione ma siccome dobbiamo giudicare il mercato, il Pescara sembra aver imparato dagli errori del passato e ha costruito da matricola una squadra più che sufficiente. Aquilani, Pepe e Biraghi vanno benissimo. Caprari ceduto all'Inter e riportato in prestito è stata un'operazione intelligente. Manca qualcosa avanti ma lo sanno anche a Pescara. Può farcela se non si farà prendere dall'angoscia del risultato.

Roma Voto 5,5
Primo obiettivo sfumato ad agosto e troppa confusione societaria. Spalletti in confusione con il Porto e Sabatini che smantella la difesa e ogni giorno, da sei mesi, minaccia di voler abbandonare la sua scrivania milionaria. Così la Roma non potrà mai competere a grandi livelli. Proprietà sempre assente e un Direttore che continua a fare collezione di figurine e non a costruire squadre di calcio.

Sampdoria Voto 6,5
Buon mercato della Samp che con Praet fa un ottimo colpo, conserva Muriel che sarà la rivelazione dell'anno, e si sistema con Bruno Fernades e Cigarini. Ottime operazioni con il Crotone per Budimir e Capezzi. Osti ha lavorato bene. Unica nota stonata: la gestione del caso Cassano.

Sassuolo Voto 6,5
Matri, Politano e Ragusa. Entrate importanti e intelligenti per il Sassuolo. Vende e incassa bene. Si muovono con scaltrezza i dirigenti del Sassuolo che, però, devono stare attenti a costruire una rosa ampia e duttile in vista del doppio impegno: campionato-Europa League. Attenti al mercato interno ed è questo il vero segreto della società di Squinzi. Mentre gli altri dormono.

Torino Voto 6,5
Ottimo colpo Hart in porta. Bene l'attacco sugli esterni con Ljiaic e Falquè che completano il reparto con Belotti. Pessima gestione della vicenda Maksimovic con il Napoli e difesa ancora ballerina. Castan e De Silvestri non bastano. Sarà un campionato da metà/alta classifica. Senza rischi né gloria.

Udinese Voto 5
Ancora un mercato al risparmio e troppa incertezza sugli ultimi arrivi. Kums è l'acquisto migliore ma i tempi d'oro sono troppo lontani. E continua a mancare lo zoccolo duro degli italiani che rese grande l'Udinese di Guidolin con Di Natale, Pinzi e Domizzi. Alla lunga, nello spogliatoio, paghi l'assenza di calciatori di spessore. De Paul acquisto di talento che darà soddisfazioni economiche in un futuro vicino.